«Non è un fatto di mafia ma un fatto di droga». Troppo facile dare del drogato a qualcuno per scrollarsi dalla coscienza un episodio che grida ancora vendetta. Un uomo (urologo siciliano di Barcellona Pozzo di Gotto) ha perso la vita nella sua abitazione di Viterbo, dopo aver operato un latitante di mafia (Bernardo Provenzano). Solo questo dovrebbe portare un magistrato (serio) a scavare – notte e giorno - per avvicinarsi il più possibile alla verità. Ma in questo caso – come in altri casi – è arrivata la parolina zeppa di fango: tossico. Per sviare, per coprire. Per depistare.
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2022-02-13 18:36:44
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