Lucia Forti nasce a Lugo di Romagna (RA) da una famiglia ebraica, è la maggiore di quattro sorelle: dopo di lei nasceranno Elda (1881), Lina (1883) e Anna (1885). Lucia si trasferisce a Bologna, dove entra a far parte della comunità ebraica, e nel capoluogo emiliano per anni lavora come insegnante, fino a che, nel 1938, ai cittadini di discendenza ebraica è impedito l’insegnamento nelle scuole pubbliche.
Dopo quella data, Lucia lavora come insegnante privata, ma anche questa attività avrà vita breve: con l’occupazione nazista e l’istituzione della Repubblica Sociale, la discriminazione verso gli ebrei si trasforma in vera e propria persecuzione finalizzata allo sterminio.
Lucia e le tre sorelle si rifugiano a Cesena, a casa delle loro cugine Diana e Dina Jacchia, pensando di essere più al sicuro in una piccola cittadina di provincia, speranza che, purtroppo, si rivelerà vana.
Al campo oggi situato sul territorio polacco arrivano il 6 febbraio: tutte in là con gli anni, sono considerate inabili al lavoro, ‘inutili’ per la macchina bellica nazista. Sono avviate immediatamente alla camera a gas.
Lucia, Elda, Lina e Anna Forti sono oggi ricordate a Bologna nella Lapide della Comunità Israelitica in via Mario Finzi e sulla lapide posta alla rocca di Lugo di Romagna, loro paese natale.
fonte: ANED – Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi nazisti
uploads/images/image_750x422_621276d08f6e2.jpg
2022-02-20 18:20:14
13