Tra pochi giorni avrà inizio un nuovo anno scolastico. Alcuni episodi di violenza avvenuti negli ultimi mesi, e dei quali sono stati protagonisti ragazzi anche minorenni, obbliga tutti ad una seria riflessione.
Viviamo in un Paese malato, dove prevalgono egoismi di vario genere.
Dove l'Io prevale sul Noi, l'esibizione e l'apparire costituiscono il criterio prevalente nei rapporti personali e sociali. Siamo tante isole, afflitti da profonda solitudine anche quando siamo in compagnia.
Si è interrotto il circuito della comunicazione, del dialogo, del confronto con gli altri. Vanno recuperati il gusto e la voglia di costruire assieme. Vi è un incremento della povertà educativa, una crescente disattenzione nei confronti dei giovani, che sono stati derubati del futuro e vivono alla giornata senza strumenti per orientarsi nel mare tempestoso della vita.
Noi adulti abbiamo grandi responsabilità per quanto accade, e la politica in modo sommo. Insisto: un Paese che non si cura dei propri figli è un Paese malato.
Esorto la Scuola ad esercitare, con decoro e passione, il proprio ruolo formativo.
Altrimenti non vi sarà futuro.
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2023-09-04 19:32:53
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