MADRE
Madre generatrice, madre fattrice, madre disfattrice, madre colpa, madre ferita, madre morte.
In un tempo in cui tanto si discute sulle donne, non raramente in modo approssimativo, sembra che
dalla nascita della vita ogni questione legata alla esistenza sia riconducibile alla maternità, esperienza
totalizzante ed assolutizzante, a quel nodo che viene descritto ora aria ora legaccio, e sempre
irreversibilmente sottoposto al setaccio della mistica della femminilità.
Il rapporto tra Pasolini e la madre, scevro da sovrastrutture psicanalitiche, era una grande storia
d’amore. Vivevano come madre e figlio, giovani fratelli o fidanzati, così Pasolini descriveva il loro
ingresso nella piccola comunità di Versuta, e con un linguaggio familiare composto da «
E Madre parole: «siedo, assaporo parola per parola. Sono la prima che sa. poi me li racconta, mi spiega certi capitoli, del resto li abbiamo vissuti insieme».
personale e familiare intollerabile o dopo la morte del fratello Guido: «
È Madre Mammetta, Cicciona, Pitinicia, nelle lettere che si scambiavano nei periodi di lontananza,
madre Affetto, madre Nostalgia, madre Consolazione.
E Madre Baci: «
E Madre Energia: «
solco e ciò che mi tiene in vita mi viene da te».
È Madre Luce: «
mitezza, il coraggio dei propri sentimenti, la lealtà e la giustizia. non intendo dissacrarli: in questa
fedeltà che consiste il mio amore per mia madre».
E Madre Verità: «
Ed è Madre Accusa, alle madri mediocri, vili, genitrici della degenerazione della società borghese.
La ballata delle madri
[…]
Madri vili, con nel viso il timore
antico, quello che come un male
deforma i lineamenti in un biancore
che li annebbia, li allontana dal cuore,
li chiude nel vecchio rifiuto morale.
Madri vili, poverine, preoccupate
che i figli conoscano la viltà
per chiedere un posto, per essere pratici,
per non offendere anime privilegiate,
per difendersi da ogni pietà.
Madri mediocri, che hanno imparato
con umiltà di bambine, di noi,
un unico, nudo significato,
con anime in cui il mondo è dannato
a non dare né dolore né gioia.
Madri mediocri, che non hanno avuto
per voi mai una parola d’amore,
se non d’un amore sordidamente muto
di bestia, e in esso v’hanno cresciuto,
impotenti ai reali richiami del cuore.
Madri servili, abituate da secoli
a chinare senza amore la testa,
a trasmettere al loro feto
l’antico, vergognoso segreto
d’accontentarsi dei resti della festa.
Madri servili, che vi hanno insegnato
come il servo può essere felice
odiando chi è, come lui, legato,
come può essere, tradendo, beato,
e sicuro, facendo ciò che non dice.
[…]
Ecco, vili, mediocri, servi,
feroci, le vostre povere madri!
Che non hanno vergogna a sapervi
– nel vostro odio – addirittura superbi,
se non è questa che una valle di lacrime.
E’ così che vi appartiene questo mondo:
fatti fratelli nelle opposte passioni,
o le patrie nemiche, dal rifiuto profondo
a essere diversi: a rispondere
del selvaggio dolore di esser uomini.
Pier Paolo Pasolini
3^ parte/Continua…
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1^ Rassegna Letteraria, Cinematografica e Teatrale PIER PAOLO PASOLINI - giugno/settembre 2023. PPP, massacrato dalle "menti raffinatissime" presso l'Idroscalo di Ostia (nella notte tra il 1° e il 2 novembre del 1975), può essere considerato uno dei maggiori intellettuali del Novecento, il cui pensiero critico si riverbera fino ai giorni nostri con forme che potremmo definire “profetiche”. Egli fu autore di molteplici raccolte letterarie-poetiche. Le tematiche trattate (omologazione, omosessualità, immigrazione, critica sociale, sacro, sensibilità profetica…) sono numerose ed offrono una visione originale e distante dal senso comune dell’epoca.
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2023-09-29 16:42:44
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