Matteo Messina Denaro è morto e questo lo sappiamo. Niente funerali sia per decisione della Questura sia perché la Chiesa ha scomunicato i mafiosi sia per le sue ultime volontà.
foto di agenziafotogramma.it
E proprio le sue ultime volontà sono state esaudite: dalla presenza della figlia che ha ripreso il suo cognome, quando fino a poco tempo fa non voleva nemmeno vederlo, al mazzo di fiori gialle tenute dal fratello Salvatore.
Inoltre il parroco di Casalnuovo ha voluto celebrare una messa in onore di Matteo Messina Denaro “perché lo aveva richiesto un fedele”, afferma il parroco. Poi pubblica un post di scuse per l'accaduto.
Numerosi poi sono stati i messaggi di cordoglio sui social in uso onore:
“lo conoscevo da piccolo, siamo cresciuti insieme e dispiace per la sua morte; ognuno poi fa le proprie scelte”
afferma così qualche abitante di Castelvetrano. Fortunatamente sono in minoranza queste persone perché, a fronte di questi messaggi, la gran parte della popolazione di Castelvetrano e dintorni, ma non solo, si sente finalmente
libera da quel peso ingombrante che sapeva di piombo e morte.
Proprio per ricordare a quella minoranza di persone che, alla fine, Matteo Messina Denaro non era proprio un santo e per farlo pubblichiamo alcune delle sue sentenze con condanna passate in giudicato o nei vari gradi dei processi:
- omicidio di Nicola Consales, direttore d'albergo, e prende l'rgastolo;
- omicidio di Vincenzo Milazzo, boss mafioso, e la sua fidanzata incinta di tre mesi, Antonella Bonomo;
- sette condanne ergastoli nel maxiprocesso “Omega”;
- poi ergastolo per la strage di Capaci e un altro per la strage di via d'Amelio;
- mandante per l'attentato di via Fauro contro Maurizio Costanzo;
- ergastolo per le strage dei Georgofili a Firenze, di via Palestro a Milano (dove la dinamite era partita direttamente da Castelvetrano), di San Giorgio al Velabro e San Giovanni in Laterano tutti come mandante;
- ergastolo per essere il mandante dei rapimento e dell'uccisione del figlio del collaboratore di giustizia Santino di Matteo, il piccolo Giuseppe sciolto nell'acido dopo due anni di prigionia.
Questi sono quelli più a vista e i più importanti, ma già dagli anni '80 diventa giovane killer per ammazzare tutti i vecchi boss palermitani contro i corleonesi. Per sua stessa ammissione
“Con tutti quelli che ho ammazzato si può riempire un cimitero”.
Questo per capire chi è stato realmente Matteo Messina Denaro, un sanguinario. Poi è stato colui che ha traghettato cosa nostra, passaggio iniziato da Bernardo Provenzano, da essere una mafia feroce e con morti ammazzati tutti i giorni ad una mafia che uccideva solamente in caso di estrema necessità, senza azioni eclatanti, ma che si è infiltrata ovunque nell'economia pulita.
Quindi prima di elogiarlo, di essere dispiaciuti per la sua morte e addirittura celebrare una messa in suo onore, capiamo realmente chi è stato, altrimenti tutti quelli che ha ammazzato sono morti per nulla e moriranno per altre centinaia di volta.
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2023-10-10 15:15:27
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