«Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’Infinito … perché la lettura è una immortalità all’indietro» diceva Umberto Eco. La parola può essere una vaga farfalla che vola via nell’aria leggera di chi ha l’anima come un bambino, una stella filante che diventa cometa, una meteora di fuoco che apre il cuore con la ragione e il sentimento lunga una vita o un momento, parafrasando il Maestro di Pavana. Leggere è salpare su un vascello che ci può far volare più in alto delle nubi e nelle vette dell’umanità, ci fa immergere negli abissi del mare e nella profondità dell’animo umano. La giovanissima scrittrice Rachele Lupi ci ha donato, ha condiviso con tutti coloro che li leggeranno, vascelli carichi di poesia e di storia, ha dato voce a corde vibranti con la prima raccolta di poesie e ha raccontato in maniera originale e brillante un grande della Storia abruzzese come Ignazio Silone. La letteratura, i libri, non hanno età e permettono di viaggiare da bambini piccolissimi e da fanciulli ricchi di primavere. Libriamoci è un progetto che sta coinvolgendo scuole di tutta Italia, a Vasto con gli alunni della 5C della Ritucchi Chinni è stata “lettrice speciale” con la sua fiaba “C’era una volta” la giovanissima scrittrice Rachele Lupi e con i bambini dell’asilo nido Stella Maris l’assessore all’istruzione Anna Bosco.
Il mese scorso Rachele Lupi ha presentato il suo libro “L’alba di un solo mai tramontato. La religiosità di Ignazio Silone” a Pescina, “ospite speciale” dell’evento con lei l’assessore all’Istruzione Anna Bosco. «Un libro d’analisi sopraffino, dal contenuto elaborato e vissuto con passione, corredato da ricercate immagini iniziali e finali: le opere del pittore francese Georges Rouault (1871-1958), che tanto piacque a Silone – sottolineò il comunicato stampa di annuncio della presentazione di oggi – Un volume affascinante, scritto da un’eccellente, giovanissima autrice, adatto a chiunque ami addentrarsi nel panorama letterario italiano, passando attraverso uno sguardo insolito sull’esperienza siloniana». Ignazio Silone è patrimonio culturale di tutto l’Abruzzo. Uomo del suo tempo, che ha narrato con sguardo profondo, ancora oggi parla alle nuove generazioni. Fontamara era la Marsica di allora ma, in realtà, è ancora tutto noi, è tra noi. Unisce generazioni e territori il celebrare e custodire la memoria culturale e sociale dello scrittore abruzzese. “Un sole mai tramontato” come nel titolo del libro della vastese Rachele Lupi. Una studentessa giovanissima che già da qualche anno è protagonista del mondo culturale cittadino e non solo. «Il mio rapporto con la poesia? Per me la poesia è una persona. La nostra è una grande storia d’amore» disse tre anni fa in occasione della presentazione a Vasto della raccolta di poesie “Occhi di ghiaccio, cuore di fuoco”.
Un cristiano senza chiesa e un socialista senza partito. Una definizione attuale in tempi di società liquida e della scomparsa di tanti punti di riferimento. Era, invece, la definizione di Ignazio Silone. La sua profondità e capacità di analizzare, conoscere, raccontare, riflettere e far riflettere esprimono l’inquietudine dell’uomo che non si ferma alla superficie, non si accontenta della mediocrità. Virtù che rendono lo scrittore marsicano ancora oggi attuale e pongono interrogativi e riflessioni. «La sua profonda personalità e, soprattutto, la sua complessa vicenda ideale e politica hanno fatto discutere di lui in vita ed ancor oggi, ad oltre cento anni dalla nascita» ha sottolineato l’assessore all’istruzione del Comune di Vasto Anna Bosco al termine della presentazione del libro “L’alba di un solo mai tramontato. La religiosità di Ignazio Silone” di Rachele Lupi a Pescina il mese scorso.
La giovanissima scrittrice vastese ha affrontato la religiosità di Ignazio Silone dopo aver già pubblicato una raccolta di poesie tre anni fa. Era l’inizio di ottobre, lo stesso mese dell’attuale presentazione, quando Rachele Lupi fu protagonista di un evento culturale nei giardini di Palazzo D’Avalos. Una giornata «occasione per raccontare tutto quello che si trova intorno e dentro il libro di Rache Lupi: lei stessa, l’idea, la realizzazione e il viaggio fino alla pubblicazione – sottolineò al termine dell’evento l’assessore Anna Bosco – il nostro vivere in un contesto di complessità a tutti i livelli ci invita ad essere esempio di speranza per gli altri» e «da momenti come questi non possono che derivare impulsi creativi e stimolanti per tutti noi, per la scuola del nostro territorio, per la formazione dei ragazzi». «La conoscenza e la lettura delle poesie di questa ragazza splendida di Vasto possono solo arricchire ciascuno di noi» aggiunse la delegata all’istruzione della giunta comunale vastese. «Il messaggio di Silone è attualissimo in questa stagione così particolarmente confusa tra ideologie che si fronteggiano con una virulenza a volte non comprensibile anche perché il messaggio che lui fece pervenire era quello di coniugare due momenti fondamentali del vivere civile: la libertà sociale, culturale ed economica con la solidarietà» e «più che mai questo messaggio oggi è necessario nel perseguire la sfida dell’inclusione» ha sottolineato l’assessore Bosco ringraziando «l’Amministrazione Comunale di Pescina per aver avuto la sensibilità di accogliere nella terra natia di Silone la fatica letteraria di una giovanissima donna figlia del territorio».
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2023-11-20 09:29:41
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