La II edizione del PREMIO, ideata ed organizzata da Dioghenes APS, con il contributo della testata giornalistica nazionale WordNews.it (in partnership con l’Ufficio Stampa Nazionale Lo Scriptorium, Romanzi Italiani e l’I.I.S.S. “Algeri Marino” di Casoli), ha come finalità la diffusione della storia di Lea Garofalo nelle scuole e nei territori italiani.
Soprattutto per non dimenticare le tante storie di donne e uomini che hanno avuto la forza e il coraggio di contrastare le mafie.
Con motivazione:
A Marisa Garofalo
Dopo la morte dei Lea Garofalo ha iniziato la sua battaglia fatta di impegno e perseveranza per diffondere e non permettere che la storia di sua sorella potesse, come tante altre vicende dimenticate nel Paese senza memoria, finire nell’oblio.”
Marisa Garofalo. Sei stata premiata con nella seconda edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo con motivazione: “Dopo la morte dei Lea Garofalo ha iniziato la sua battaglia fatta di impegno e perseveranza per diffondere e non permettere che la storia di sua sorella potesse, come tante altre vicende dimenticate nel Paese senza memoria, finire nell’oblio.”.
Intanto, inerente al premio che si è svolto, ti volevo chiedere un tuo pensiero e giudizio e sull’importanza di svolgere iniziative come queste, e con queste tematiche, in una scuola.
Anche quest’anno ho ricevuto la menzione speciale della seconda edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo, l’ho ricevuta anche nella prima edizione. Per me è un premio importantissimo perché dopo la morte de Lea, ormai sono 14 anni che non ho mai smesso di portare avanti questa battaglia e di parlare di Lea soprattutto nelle scuole; sono convinta e credo che la memoria debba essere sempre coltivata.
La vicenda di Lea è stata una brutta e tragica storia che ha colpito la mia famiglia ma credo che sia una storia che dovrebbe riguardare tutti perché Lea con il suo coraggio ha dimostrato e vinto la sua battaglia perché Lea da solo ha sconfitto un intero clan di ‘ndrangheta. Lea sapeva a cosa andava incontro, sapeva di andare incontro alla morte ma, nonostante tutto, non si è mai arresa e non ha mai abbassato la testa. Quindi una vicenda del genere e una storia così forte di una grande importanza sia per quanto riguarda il coraggio, perché è soprattutto una storia di coraggio ma anche una storia di amore verso la figlia. Ne parlerò sempre nelle scuole perché i ragazzi devono conoscere queste storie, non solo quella di Lea ma anche quella delle tante vittime innocenti di mafie. Quindi io lo farò sempre.
Con il premio nazionale è un qualcosa in più che abbiamo aggiunto perché insieme a Paolo De Chiara, ormai sono tantissimi anni che collaboriamo e lui ha scritto anche il primo libro su Lea, e quindi conosce tutta la vicenda di Lea, basato soprattutto su atti processuali in aggiunta a molte testimonianze.
Inerente alla motivazione del Premio, perché è ancora importante continuare a parlare di Lea e a tramandare il suo messaggio per evitare che la sua storia venga dimenticata?
Questo premio viene realizzato anche per non dimenticare Lea. Ci sono tante cose che, anche dopo la seconda edizione, si cerca di migliorare e di migliorarci. Ad esempio il primo anno è stato realizzato, in poco tempo e anche con pochi fondi, ma abbiamo comunque ottenuto degli ottimi risultati.
Quest’anno è stata fatta a Casoli dove ci ha ospitato la preside Costanza Cavalieri e il sindaco di Casoli. C’è stato qualcosa, anche se di poco conto, che io non avrei fatto, tipo la musica poco appropriata per il valore e l’importanza del Premio. Quello che ho notato in entrambi i casi, sia nella prima che nella seconda edizione, è stata la mancanza istituzionale perché, a parte il sindaco in qualità di primo cittadino, la rappresentanza istituzionale, sia a Petilia che a Casoli, è mancata.
Questo mi ha dispiaciuto tanto perché un Premio così importante, dove sono stati premiati tantissimi personaggi di un certo spessore e persone impegnate istituzionalmente, come magistrati e onorevoli, dovrebbe interessare e poi avrei dato più spazio ai ragazzi e soprattutto a coloro che sono stati premiati.
A conclusione della seconda edizione Premio un tuo pensiero su come è andato e se, a tuo avviso, si sono fatti passi in avanti in confronto all’anno scorso e cosa ti aspetti dalla prossima edizione.
Nella prossima edizione del 2024, quindi di quest’anno, mi aspetto un coinvolgimento maggiore da parte delle scuole, anche se già quest’anno hanno partecipato moltissime scuole grazie anche al lavoro straordinario di Paolo De Chiara e di Pino Cassata (dietro c’è stato un grandissimo lavoro che soprattutto loro hanno portato avanti).
Se poi, oltre ad una maggiore partecipazione delle scuole, ci sarà una maggiore partecipazione a livello istituzionale ben venga, altrimenti ce ne faremo una ragione.
Non so in quale regione saremo ospitati per il Premio Nazionale, noi comunque continueremo sempre con queste iniziative e a ricordare Lea. Continueremo pure con il Premio Nazionale perché ormai è un premio che porteremo avanti negli anni. Mi aspetto che in quest’anno appena iniziato qualcosa inizi realmente a cambiare anche per quanto riguarda i Testimoni di Giustizia, visto che Lea è stata una sfortunata Testimone di Giustizia.
Almeno per loro che sono oggi Testimoni di Giustizia spero che qualcosa possa veramente cambiare e che possano migliorare le situazioni che vivono, perché so che non tutti vivono delle belle situazioni nel senso che, ad esempio, abbiamo ascoltato un Testimone di Giustizia a noi vicino, ma io ne conosco tantissimi, e nessuno di loro sta bene.
Quindi questo è un appello al nuovo governo e alle istituzioni perché facciano qualcosa per migliorare la vita di queste persone in modo che nessuno, alla fine, si debba pentire di aver denunciato.
– Premio Nazionale Lea Garofalo, la mattina della quarta giornata
I PREMIATI DELLA SECONDA EDIZIONE, 2023:
– Premio Nazionale Lea Garofalo 2023 a Piera Aiello
-Premio Nazionale Lea Garofalo 2023 a Brizio Montinaro
-Premio Nazionale Lea Garofalo 2023 a Lina Calandra
– Premio Nazionale Lea Garofalo 2023 a Luigi de Magistris
– Premio Nazionale Lea Garofalo 2023 a Fortunato Zinni
– Premio Nazionale Lea Garofalo 2023 a Tonino Braccia
– Premio Nazionale Lea Garofalo 2023 a Michelangelo Di Stefano
– Premio Nazionale Lea Garofalo 2023 a Gennaro Ciliberto
– Premio Nazionale Lea Garofalo 2023 a Sonia Alfano
– Premio Nazionale Lea Garofalo 2023 a Giuseppe Lombardo
– Premio Nazionale Lea Garofalo 2023 a Roberto Di Bella
– Premio Nazionale Lea Garofalo 2023 a Raimondo Semprevivo
-Premio Nazionale Lea Garofalo, la mattina della quarta giornata
-Premio Nazionale Lea Garofalo, il pomeriggio della terza giornata con Luigi de Magistris
-Premio Nazionale Lea Garofalo, la mattina della terza giornata
-Premio Nazionale Lea Garofalo, il pomeriggio della seconda giornata
-Premio Nazionale Lea Garofalo, la mattina della seconda giornata
-Premio Nazionale Lea Garofalo: oggi la quarta giornata
-Premio Nazionale Lea Garofalo, il pomeriggio della prima giornata
-Premio Nazionale Lea Garofalo, la mattina della prima giornata
-Premio Nazionale Lea Garofalo: oggi la terza giornata
–Al via il Premio Nazionale Lea Garofalo: domani la prima giornata
–Premio Nazionale Lea Garofalo: domani la seconda giornata
-Premio Nazionale Lea Garofalo, i PREMIATI della 2^ edizione
LEGGI ANCHE:
– Premio Nazionale Lea Garofalo, ecco il PROGRAMMA ufficiale degli eventi
– Noi siamo liberi e non abbiamo Padroni
I NOSTRI ARTICOLI SULLA VICENDA DI PETILIA POLICASTRO
– La bestia Carlo Cosco, mafioso-assassino-ergastolano, è nuovamente rientrata al paesello
– Lea Garofalo, a Petilia non sanno da che parte stare?
– Il Governo che dice di lottare contro le mafie e non risponde nemmeno ad una interrogazione
– L’inutile scomunica lanciata contro i mafiosi
– Funerali del mafioso Curcio, la nota del Comitato: «Lo Stato deve intervenire»
– Funerali del mafioso Curcio, per la Prefettura: «I manifesti sono stati inopportuni»
– Funerali del mafioso Curcio, parla Traina: «Il Prefetto di Crotone deve intervenire per dare un segnale forte»
– Funerali del mafioso Curcio, parla Luana Ilardo: «Un gesto penoso»
– Mafiosi scomunicati ma non troppo, per Welby porte chiuse senza pietà
– Funerali del mafioso Curcio, parla il consigliere Fico: «chi ha partecipato deve dimettersi»
– Funerali del mafioso Curcio, parla il capogruppo della minoranza: «Hanno combinato un pasticcio»
– Funerali del mafioso Curcio, interviene Salvatore Borsellino: «C’è soltanto da vomitare»
– FUNERALI DEL MAFIOSO CURCIO: non potevano mancare le (inutili) MINACCE
– E’ la stampa, bellezza… fatevene una ragione
– CARTA CANTA. Il rap del vice-sindaco di Petilia Policastro: «Già sta sciacallando abbastanza…»
– Funerali del mafioso Curcio. Ma era presente anche il vice-sindaco di Petilia?
– Funerali del mafioso Curcio. Per Gennaro Ciliberto: «Un segnale di potenza»
– Funerali del mafioso Curcio. Ecco le reazioni (social) dopo le dimissioni dell’assessora Berardi
– Funerali Curcio (assassino e sedicente suicida): è caduta la prima testa
– Petilia: la presenza dell’assessora al funerale del killer Curcio approda in consiglio comunale?
– Funerale “festoso” per il killer, parla Piera Aiello: «Vergognatevi e andatevene a casa»
– E se Curcio (ergastolano ‘ndranghetista) non si fosse suicidato?
– Manifesti funebri per il massacratore di Lea Garofalo. Parla Angela Napoli: «Sono indignata»
– Il VIDEO del funerale di Curcio, l’ergastolano, condannato per la distruzione del cadavere di Lea
– OMICIDIO LEA GAROFALO: i «festosi» funerali per l’ergastolano Curcio
– OMICIDIO LEA GAROFALO, si è impiccato in carcere a Opera l’ergastolano Rosario Curcio
– Giornalismo italico. A cosa servono le «regole» e i corsi di formazione?
– Manifesto per il killer di Lea Garofalo, irrompe l’ex sindaco: «Solo sciacallaggio politico»
– Manifesto per il killer di Lea Garofalo, il risveglio dell’opposizione
– Lea Garofalo, 14 anni fa il tentato sequestro di Campobasso
– Scempio a Pagliarelle, colpita la pietra che ricorda Lea Garofalo
– Premio Nazionale Lea Garofalo, tutto pronto per la tre giorni di eventi in Calabria
– Carlo Cosco, l’ergastolano parlante: «Non fate demagogia pietosa»
– Il ritorno della bestia Carlo Cosco
OMICIDIO LEA GAROFALO. Il suo assassino è ritornato per quattro ore in paese, a Pagliarelle (Crotone). Ufficialmente per fare visita a sua madre “moribonda”. La donna, Piera Bongera, solo qualche giorno prima è stata vista arzilla e serena in un supermercato. Cosa hanno in mente questi criminali? Perchè sul territorio è rientrato anche il cugino Vito Cosco, implicato nella strage di Rozzano? Per l’avvocato Guarnera: «Hanno preparato l’ambiente per dare un segnale allo stesso ambiente».
– Carlo Cosco: la bestia si sta riorganizzando sul territorio?
– Una strada per Lea Garofalo a Pagliarelle (Crotone)
– Il Coraggio di Dire No a Taurianova
– Per non dimenticare la fimmina calabrese che sfidò la schifosa ‘ndrangheta
– Lea Garofalo. Il Coraggio di dire NO
– Lea Garofalo fa ancora paura
– LEA GAROFALO. 5 maggio 2009: il tentato sequestro di Campobasso
– LEA GAROFALO. Il tentato sequestro di Campobasso
– «Lea Garofalo è una testimone di giustizia»
– Il grido d’aiuto (inascoltato) di Lea Garofalo
– “Lea, in vita, non è stata mai creduta”
– «Con Lea Garofalo siamo stati tutti poco sensibili»
– Tutto pronto per la 2^ edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo