Si è conclusa esattamente una settimana fa la vicenda della scomparsa di Milena Santirocco con il ritorno a casa a Lanciano. La sera prima, poco prima delle 23, la presidente di Penelope Abruzzo Alessia Natali aveva diffuso la notizia che la signora si trovava a Castel Volturno e aveva contattato la famiglia e le forze dell’ordine.
Una settimana di ansia, paura, impegno costante, drammatiche e cariche di tensione si era conclusa in maniera positiva. In un Paese in cui ogni anno scompaiono migliaia di persone, in cui non si ha più notizia anche da decenni, è una notizia che andrebbe accolta come lieta. Invece, come abbiamo riportato in un nostro articolo, sui social è stato vomitato e ruttato il peggio possibile. Saggezza popolare afferma che chi poco sa subito parla, in questo caso chi nulla sa ha (s)parlato ancora prima di subito. Poche ore dopo il nostro articolo analoghe considerazioni sono state espresse da Alessia Natali in questa diretta facebook.
Ribadiamo la nostra condanna totale di questi commenti irrispettosi e vergognosi e torniamo a ribadire che Milena Santirocco e la sua famiglia hanno diritto al più totale rispetto. Nessun “leone da tastiera” può conoscere esattamente la vicenda e si può arrogare la pretesa di giudicare quel che vivono la signora e i suoi cari. A questi tastieristi compulsivi ribadiamo quanto già pubblicato: questo avere la pretesa di sapere, capire e conoscere tutto, di giudicare e condannare, di esprimersi (l’articolo 21 della Costituzione non dona l’obbligo di doversi esprimere per forza, si può anche tacere se bisogna toccare questi livelli …), tutto quel che stiamo vedendo all’opera in queste ore – ribadiamo: pochi secondi dopo la pubblicazione di ogni articolo già piovono commenti, alcuni hanno raggiunto le tre cifre se non le quattro – non lo vediamo mai in ben altre occasioni. In cui le coscienze dovrebbero indignarsi, mobilitarsi, esprimersi, parlare, gridare, urlare. Invece, come su tanti temi abbiamo raccontato in questi anni, quando dovrebbe ci troviamo sempre soli ed isolati. E i sinedri omertosi, con la testa girata dall’altro lato, o addirittura contro che si scagliano contro di noi.
Sonia Santirocco, la sorella di Milena, ha pubblicamente ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alle ricerche e si sono mobilitati. Una lettera di ringraziamento diffusa tramite Alessia Natali, presidente di Penelope Abruzzo, che ripubblichiamo integralmente. Aggiungendo la nostra solidarietà e umana vicinanza, nel rispetto e nella doverosa discrezione attuale, alla signora Milena e a tutta la sua famiglia. E pubblicamente ringraziando, a nostra volta, da operatori dell’informazione, l’associazione Penelope e la presidente abruzzese Alessia Natali. Disponibilissima insieme all’avvocato Cozza con grande empatia, generosità ed impegno.
Questo il testo della lettera di ringraziamento.
In merito alla scomparsa di mia sorella Milena, desidero esprimere unitamente alla mia famiglia un sentito e profondo ringraziamento per l’operato della Prefettura, Forze dell’Ordine, Protezione civile, Vigili del Fuoco, Guardia Costiera, Croce Rossa, Volontari e dei Giornalisti.
Ringrazio l’Avv. Antonio Cozza di Penelope per la sua professionalità e umanità e l’Associazione Penelope Abruzzo che ci ha prontamente assistito.
Un grazie speciale alla mia famiglia, a tutti coloro che ci sono stati vicino, alle allieve di mia sorella e a quanti, nel suo cammino, si sono mostrati umani con lei.
Immensamente GRAZIE
Sonia
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2024-05-13 11:50:21
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