Con la prima delle tre sessioni della mostra I Tesori d’Italia, aperta fino a dicembre 2025 a Villa Aurea della Valle dei Templi di Agrigento, prende vita il percorso celebrativo di Agrigento, città designata Capitale italiana della cultura 2025. La mostra, che prevede un ciclo di tre esposizioni differenti tra il 2024 e il 2025, a cura di Vittorio Sgarbi e Pierluigi Carofano, per 18 mesi esalterà la grandezza del patrimonio artistico e culturale nazionale ammirato in tutto il mondo, all’interno di uno dei siti culturali e archeologici più prestigiosi d’Italia e Patrimonio Unesco.
Vittorio Sgarbi, curatore con Pierluigi Carofano della mostra, ha così sottolineato l’importanza storica e culturale della rassegna: “Agrigento si avvia a diventare Capitale della Cultura italiana ed è in realtà un luogo universale per la Valle dei Templi. L’idea di aggiungere alla visione di questa grande civiltà antica ciò che ne segue nella grande arte italiana corrisponde all'impresa che fu fatta all’ Expo di Milano Universale del 2015 con Tesori l'Italia.
Quella mostra voleva rappresentare, regione per regione, i grandi artisti che, dopo l'Unità d'Italia, rappresentano un'idea nazionale che ha necessità di riferirsi a una capitale: Agrigento. Questa è l'Italia. L'Italia dell’Abruzzo, del Friuli, della Lombardia, del Piemonte, dell’Emilia-Romagna, della Puglia, del Molise. Tutta questa varietà diventa l’unità nazionale a cui soccorre una capitale temporanea: Agrigento. Quindi, il rapporto tra la città e questa raccolta è il rapporto tra il luogo dove è nata l'Italia e l'Italia unita”.
Il primo ciclo espositivo, in programma sino a dicembre, rappresenta un excursus storico temporale in cui protagoniste sono le opere di: Pietro Novelli (Sicilia), Pietro Cavaro (Sardegna), Nicolò dell’Arca (Puglia), Marco Cardisco (Calabria), Michele Tedesco (Basilicata), il Battistello (Campania), Antonio Finelli (Molise), Perugino (Umbria), Carlo Maratti (Marche), Giacomo Balla (Lazio), Saturnino Gatti (Abruzzo), Giovan Battista Langetti (Liguria), Bernardo Strozzi (Liguria), Guido Cagnacci (Emilia-Romagna), Vitale da Bologna (Emilia-Romagna), Lippi-Botticelli (Toscana), Bartolomeo Montagna (Veneto), Luigi Bonazza (Trentino-Alto Adige), Pierpaolo Pasolini (Friuli-Venezia Giulia), Adolf Wildt (Lombardia), Sodoma (Piemonte) e Italo Mus (Valle d’Aosta).
“Tesori d’ Italia è la narrazione delle bellezze artistiche dell'Italia suddivise per regione: ogni regione ha contribuito mettendo a disposizione un capolavoro –ha spiegato Gianni Filippini del Consorzio Progetto Museo, produttore della rassegna -. Nell'arco di 18 mesi, daremo la possibilità, ai visitatori che vengono alla Valle dei Templi, di poter ammirare i grandi capolavori dell'arte italiana.
È la prima volta che una città, diventata capitale italiana della cultura, può contare sul supporto e la coesione di tutte le regioni d'Italia”.
La filosofia del progetto troverà piena realizzazione nella fase cruciale del 2025, con l’esposizione di opere raccolte grazie alla collaborazione tra il Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana e la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, sulla base di un Protocollo d’Intesa siglato tra le parti.
“L'opportunità data dalla candidatura di Agrigento a Capitale italiana della Cultura è un'opportunità che va sfruttata – ha sottolineato Roberto Sciarratta, Direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento -. Realizzare, quindi, una mostra di ampio respiro che collega il mondo della cultura italiana da Sud fino a Nord è uno dei biglietti da visita importanti per far sì che, da questo momento in poi, Agrigento diventi una città culturale da far conoscere assieme a tutto il patrimonio che riguarda non solo la città di Agrigento, ma anche la sua provincia da Est a Ovest, isole comprese”.
I Tesori d’Italia, promossa dal Parco Archeologico di Agrigento e patrocinata dal Ministero della Cultura e dall’Assessorato regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana, sarà aperta da luglio a settembre: ore 9-22 lunedì – venerdì; ore 9-23 sabato e domenica. Da ottobre a giugno ore 9-19.30. Info: mostreinsicilia.it
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2024-07-28 17:17:06
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