Sono passate ormai quasi tre settimane dal ritrovamento di Rudy Cavazza senza vita a Fossa Grande al confine tra Pescara e Spoltore, a pochi passi dal campo in cui ha trascorso gli ultimi giorni prima della scomparsa. La vicenda, come tante volte nella storia di questa regione, è ormai scivolata nell’oblìo dell’attenzione pubblica, “superata” da altre notizie, altri fatti. Passati i primi giorni pare si sia voltata pagina e del giostraio romano, scomparso a dicembre, già non si ricorda quasi nessuno.
E la sua morte, come altre degli ultimi decenni, rischia di rimanere senza verità, senza risposte, senza conoscere. Per tanti ma non per tutti. Penelope Abruzzo è stata al fianco delle figlie nelle settimane delle ricerche e non si sta fermando. La presidente Alessia Natali è rimasta in prima linea e continuare a porre i tanti dubbi e interrogativi che persistono. Il 15 febbraio Natali si è recata sul luogo del ritrovamento per porre un fiore e un sopralluogo.
Il percorso per giungere nel punto in cui è stato ritrovato il corpo senza vita di Rudy Cavazza è molto impervio, il 15 febbraio c’era una pioggia abbondante. Così come accaduto il 2 e il 4 febbraio quando Cavazza non era stato ancora ritrovato. Come è stato possibile – si domanda Natali – che sia stato trovato sulla sponda opposta di Fosso Grande rispetto al campo di roulotte e non (come sarebbe dovuto accadere se fosse scivolato venendo dal campo) sull’altra sponda? Come è potuto arrivare, scalzo e con problemi ad una gamba, vivo (come si evincerebbe dall’autopsia) su quella sponda? Qualcuno ce lo ha portato?
«Tante sono ancora le domande da porci e chiedo aiuto anche a voi se vedendo la zona avete intuizioni che noi al momento non abbiamo avuto» dichiara Natali in conclusione del video.
Nel video si vedono delle taniche, rimaste sempre nello stesso punto, come è possibile che il corpo di Cavazza sia stato invece trascinato dalla corrente si chiede la presidente di Penelope. Ai microfoni della TGR Abruzzo Alessia Natali ha riportato che è stato chiesto di analizzare i fanghi del canale per verificare se sono compatibili con quanto presente nei polmoni di Cavazza.
Alcune delle molte domande sul ritrovamento del corpo di Rudy Cavazza erano già state poste in precedenza dalla responsabile del sodalizio:
Possibile che in un luogo tanto scoperto dalla vegetazione, non sia stato visto durante i giorni di ricerca?
Possibile che in un luogo senza chiome degli alberi, il drone che ha sorvolato quella zona, non abbia captato la presenza del corpo di Rudy?
Ma come è possibile che a VENTISEI passi dall’argine del fosso alla prima roulotte, in due mesi non si sia sentito nessun odore nauseabondo?
Le figlie e il fratello, nei primissimi giorni, hanno cercato in quel canale… Possibile che non lo hanno visto?.. eppure un uomo di 1.70 si vede!
L’acqua in quell’area è bassa, in più quel fosso non ha mai avuto una capienza tale da nascondere nel fondale un corpo.
L’altezza massima è di 30 cm…, l’acqua non arriva neanche a metà polpaccio.
… Si vede bene dai segni lasciati sulle due taniche che galleggiano nell’acqua, che il livello è lo stesso da anni!
Ma come mai, seppur caduto involontariamente al buio nel fossato, Rudy non è rimasto incagliato nel canneto? Dal punto dove si vedono quelle persone in foto, Rudi è riuscito ad arrivare con un balzo felino fino alla sponda opposta?… almeno così dicono che sia stato trovato. La risposta a questa domanda l’appureremo una volta chiuse le indagini.
Ah… Rudy aveva un orologio, un anello d’oro con brillante ed un orecchino con brillante… chissà se sono stati trovati…