Meta userà i dati personali per l’IA dal 28 maggio: ecco come opporsi
Dal 28 maggio 2025, Meta inizierà ad addestrare i suoi sistemi di intelligenza artificiale – come il chatbot su WhatsApp e i modelli linguistici LLaMA – utilizzando i dati personali degli utenti Facebook e Instagram, salvo opposizione esplicita.
Cosa significa?
Post pubblici, commenti, descrizioni, foto e persino le interazioni con gli strumenti IA (come il chatbot Meta AI) potranno essere sfruttati per migliorare l’IA di Meta. Il tutto sulla base del “legittimo interesse” dell’azienda.
Ma c’è un modo per difendere la propria privacy.
Come esercitare il diritto di opposizione
In base al GDPR, ogni utente ha il diritto di opporsi al trattamento dei propri dati personali. Ecco i moduli ufficiali per farlo:
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Utenti Facebook: Modulo opposizione Facebook
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Utenti Instagram: Modulo opposizione Instagram
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Non utenti (senza login): Modulo opposizione non utenti Meta
Attenzione: Se l’opposizione viene fatta entro fine maggio, Meta non potrà usare nessuno dei dati pubblicati fino a quel momento. Dopo quella data, si potrà impedire solo l’uso dei contenuti futuri.
I dati pubblicati direttamente da utenti minorenni sono esclusi dall’addestramento dell’IA. Tuttavia, contenuti riguardanti minorenni potrebbero comparire in post pubblicati da adulti. In questo caso, i genitori o tutori legali possono esercitare l’opposizione tramite il modulo per non utenti.
Il Garante per la Privacy italiano, insieme alle altre autorità europee, sta verificando la liceità del trattamento e ha chiesto a Meta maggiori chiarimenti, in particolare sull’uso delle immagini dei minori. Il focus è sull’effettiva possibilità degli utenti di esercitare il proprio diritto e sulla coerenza di questo nuovo trattamento con le finalità originarie.
Con l’arrivo dell’IA anche nelle chat e nei social, la posta in gioco è alta. L’invito del Garante è chiaro: informarsi, scegliere consapevolmente, e far valere i propri diritti.