CHIETI. «È ormai certo che la Sevel per il 2020 ha l’obiettivo di produrre 310 mila furgoni e questo risultato potrebbe essere raggiunto senza spremere i Lavoratori. La FIOM ritiene che il turno di sabato pomeriggio non abbia ragione di esistere, è solo un modo per l’azienda di avere la forza lavoro a propria disposizione risparmiando sul costo del lavoro a scapito della vita privata dei Lavoratori. Tale scelta garantisce una maggiore flessibilità all’azienda per sopperire i grossi limiti infrastrutturali e per la fragilità della propria organizzazione». Queste sono le parole utilizzate, in una nota, dai responsabili della Fiom di Chieti e dai rappresentanti della federazione abruzzese e molisana. Il ragionamento dei sindacalisti ruota intorno, non solo ai turni di lavoro, ma anche alle gravi problematiche infrastrutturali. Soprattutto per i pendolari. Il presidente della Regione Abruzzo, Marsilio, durante la sua visita presso lo stabilimento, nel settembre del 2019, utilizzò le seguenti parole: “Il nostro obiettivo è sostenere le imprese, con la realizzazione di infrastrutture strategiche per svilupparne potenzialità e ottenere competitività rispetto ad altri Paesi emergenti, come ad esempio la Polonia: dobbiamo creare le motivazioni giuste per continuare ad attrarre investimenti”. Ed ecco la risposta della Fiom: «Come può il Presidente della Regione Abruzzo pensare di realizzare infrastrutture se non è in grado di poter garantire il servizio pubblico degli autobus per rispondere alle esigenze delle aziende della Val di Sangro? Il Presidente della Regione Abruzzo, oltre a fare voli pindarici sulle infrastrutture, visto che fanno parte dello stesso schieramento politico, perché non si coordina con il presidente del Molise per garantire un trasporto pubblico adeguato sia per i lavoratori che per le esigenze delle aziende della Val di Sangro? Mentre si parla di rendere il nostro territorio competitivo, i Lavoratori sono costretti a pagare abbonamenti cari e raggiungere il posto di lavoro a piedi, di conseguenza le aziende hanno difficoltà a programmare le proprie attività. Se non si riesce sulle cose semplici è difficile credere a progetti più complicati per attrarre investimenti».
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2020-02-19 19:55:24
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