Hanau, città di 90.000 abitanti situata nel Land dell’Assia in Germania, ad una ventina di chilometri da Francoforte, è stata teatro di un’efferata strage di matrice neonazista e razzista.
Siamo nel 2020, a 75 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. In questi giorni, 75 anni fa, le truppe sovietiche ed alleate mostravano al mondo l’Orrore dei campi di concentramento.
Siamo nel 2020 ma il mostro è sempre tra di noi. Il 20 febbraio la follia nazista e razzista di un uomo di 43 anni, il cui nome non merita di essere consegnato alla storia ma deve essere conosciuto, Tobias Rathien, ha ucciso nove persone, sua madre e si è tolto la vita.
Innocenti che si trovavano in tre locali, uccisi a colpi di pistola da un’ideologia che sembrava sconfitta dalla storia ma che, invece, è sempre in mezzo a noi.
La tocchiamo con mano con le stragi o con i fatti di cronaca: nel 2018 in Germania sono stati registrati 20.400 reati riconducibili all’estremismo di destra, di cui 938 reati violenti, e 821 crimini prettamente xenofobi (fonte: Corriere della Sera).
L’ideologia nazista e fascista è in mezzo a noi, ma facciamo finta di non vedere.
Negli stadi, striscioni e cori razzisti, in diversi casi inneggianti al Nazismo. Accade anche in Italia dove ci sono tifoserie che incitano i propri calciatori gridando “Siamo una squadra fatta a svastica”. Sui social, con centinaia di gruppi e profili che esaltano fascismo e nazismo, nelle rievocazioni, dove si fa ancora il saluto romano, nella violenza verbale di politici nazionali.
Lo vediamo con le tante, troppe, deturpazioni di luoghi di memoria, con una superstite dei campi di sterminio, la nostra senatrice Liliana Segre, costretta alla scorta per le minacce che subisce.
In Germania, dopo la strage, la Cancelliera Merkel ha dichiarato che «Il razzismo e l’odio sono un veleno e questo veleno esiste nella nostra società». L’ex Cancelliere Gerhard Schröder ha ammesso: “abbiamo sottovalutato i neonazisti”.
L’Europa deve dimostrarsi unita su questi principi. Le istituzioni europee devono impegnarsi a debellare il diffondersi e il radicarsi del nazismo e del fascismo.
E’ indispensabile investire sui giovani, diffondere la memoria tra le giovani generazioni, farli riflettere sul presente per costruire un futuro finalmente libero da queste ideologie.
L’Unione Europea e i singoli stati, Italia e Germania in primis, devono inserire nei programmi didattici di tutte le scuole il viaggio di istruzione a Sant’Anna di Stazzema e nei luoghi di memoria.
Il Parlamento italiano, inoltre, deve dotarsi di strumenti efficaci per reprimere le apologie di fascismo e nazismo, come prevede la XII Disposizione della Costituzione, portando avanti il percorso intrapreso anni fa con la “Legge Fiano”: per questo chiediamo che la legge venga finalmente attuata e portata a compimento.
Solo così potremo evitare di ripetere la frase di Schröder e dire, invece, “noi non abbiamo sottovalutato”.
Maurizio Verona
Presidente Istituzione Parco Nazionale della Pace Sant’Anna di Stazzema
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2020-02-25 12:19:10
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