Oggi è la giornata mondiale della salute, istituita nel 1950 dall’organizzazione mondiale della sanità, volta a sensibilizzare tutti i popoli sull’importanza del diritto alla salute. La salute è di fatto un diritto fondamentale dell’uomo. L’art. 25 della dichiarazione universale dei diritti umani garantisce a tutta la popolazione il mantenimento ed il recupero della salute fisica e psichica, senza distinzione per condizioni individuali, sociali ed economiche.
La diffusione del virus, che in questo periodo sta affliggendo la popolazione mondiale, ha invece messo in evidenza i problemi creati dalle politiche di privatizzazione all’interno dei sistemi sanitari, nonché le lacune delle politiche di sottofinanziamento. I governi badano al rispetto delle politiche di bilancio, effettuando una riduzione della spesa pubblica, in particolare nella sanità, decisione che ha causato una drastica diminuzione dei posti letto negli ospedali ed una notevole riduzione del personale sanitario.
In Italia, in dieci anni, il servizio sanitario nazionale ha subito un definanziamento pari a 37 miliardi di euro, fra il 2010 ed il 2019 la sanità ha subito una perdita di 45.000 posti letto oltre alla perdita di 12.556 infermieri e 7.625 medici. La condizione di emergenza attuale fa si che gli operatori della sanità si trovino cosi a dover fare delle scelte, che in questo caso colpiscono le persone anziane che hanno superato i 70 anni, considerate persone di scarso valore. Il razzismo si scaglia quindi contro la terza età, quasi consolatorio pensare che se muore un’anziano a causa del virus è meglio che se a subirne le conseguenze ci sia un giovane.
Ci troviamo davanti ad un emergenza sanitaria che obbliga gli operatori a dover applicare una scelta morale tra chi salvare e sottoporre alle cure mediche, cure che il servizio sanitario mondiale dovrebbe garantire a tutti senza discriminazioni. Quest’anno è davvero importante ricordare questa giornata, a questo proposito ci sarà un appello da parte delle associazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica.
"Medicina democratica" e "People’s Health Movement" saranno alcuni dei partecipanti della rete europea contro la privatizzazione e la commercializzazione della salute e protezione sociale.
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2020-04-07 11:59:25
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