Il nome che nessuno si sarebbe mai aspettato in questa inchiesta è quello dell'avvocato Maria Luisa D'avino, moglie del consigliere regionale della Campania, Carmine Mocerino, che riveste anche il ruolo di presidente della commissione regionale anticamorra e corruzione.
L'attuale indagata è anche figlia dello stimato dottore D'Avino che, in passato, ha ricoperto la carica di sindaco a Somma Vesuviana. Attualmente la D'Avino risulta tra i 10 avvocati finiti ai domiciliari per i fascicoli distrutti, secondo l'inchiesta della magistratura, presso il Giudice di Pace di Marigliano.
La stessa ha rigettato tutte le accuse formulate dalla Procura, supportate dalle attività d'indagine dei carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna che hanno operato congiuntamente ai loro colleghi romani del Comando Antifalsificazione Monetaria.
Lady Mocerino nega tutto e riferisce al gip (come riportato dal Mattino) di non aver mai corrotto nessuno, in particolare il cancelliere Antonietta Briaca (finita nell'inchiesta ed arrestata).
Sempre Il Mattino ha pubblicato alcuni stralci delle intercettazioni in cui la D’Avino parla con la collega Anna Sommese (anche lei nell'inchiesta e finita ai domiciliari). Dalla lettura emergerebbe una certa preoccupazione: «Ho avuto paura, ho pensato: vuoi vedere che questo sta cercando qualcosa da Antonietta?».
Se ciò risultasse vero, ci chiediamo, come la D'Avino abbia avuto notizie delle indagini o quale sospetto abbia mandato in allarme la D'avino?
Per approfondimenti:
- Carmine Mocerino deve dimettersi?
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2020-05-14 14:15:52
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