L’Associazione Antimafie Rita Atria e PeaceLink Abruzzo esprimono solidarietà al comitato di quartiere “Per una nuova Rancitelli” dopo l’intimidazione violenta contro un residente del quartiere. Un atto violento di una gravità inaudita che, ancora una volta, dimostra cosa sono costretti a subire i residenti onesti e coraggiosi della zona di Pescara e il clima di illegalità e arroganza che i sistemi criminali locali cercano, quotidianamente, di imporre.
Ribadiamo, come abbiamo già fatto in passato in diverse occasioni, il nostro sostegno e la nostra voce a quella del comitato di quartiere, dei cittadini onesti e coraggiosi e di coloro che non si rassegnano all’arroganza dei sistemi criminali e alla violenza criminale di chi vive e prospera con narcotraffico, racket, estorsioni, usura e altri gravi reati.
Sistemi criminali sottovalutati e minimizzati da troppe voci delle istituzioni, come denunciato dal comitato stesso anche in queste ore, troppo presi da cerimonie, passerelle e fumose propagande elettorali. E da larga parte del tessuto (a)sociale abruzzese. Basta indugi, basta silenzi, basta ipocrisie, basta accettazione e indifferenza: lo ribadiamo una volta ancora e torneremo a farlo nei prossimi giorni. Che sia la camorra, che siano i traffici illeciti dei rifiuti (e dal vastese alla Marsica gli ultimi mesi ci ricordano ancora una volta quanto sia penosa la gestione pubblica e quanto squallide consorterie sfruttano e avvelenano i territori) o i parenti dei Casamonica e degli Spada – attivissimi nel narcotraffico, nel racket delle case popolari (Rancitelli così come Vasto e comuni limitrofi, varie zone del pescarese e anche del teramano), nelle estorsioni e nella violenta prepotenza di piazza, nomi conosciutissimi da tutti ma di cui troppi, pavidamente e vergognosamente, fanno finta che “sia tutto normale”, Spinelli, Guarnieri, De Rosa, Di Rocco, Di Silvio e la schiavitù sessuale da San Salvo a Pescara fino alla bonifica del tronto o le infiltrazioni nell’economia (come attestano le tante operazioni da Vasto e San Salvo a Francavilla e Marsica) con riciclaggio e predazione di attività economiche da parte di mafie pugliesi, ‘ndrangheta e camorra.
Il proverbio popolare “Sant’Antonio accetta tutto, accetta pure i prosciutti e se vengono fuori degli intrecci accetta anche le salsicce” è la perfetta descrizione della regione camomilla abruzzese. Tutto ciò deve finire, personaggi senza dignità, come scritto dal comitato stesso a chiare lettere nelle scorse settimane, che ogni giorno rappresentano una minaccia e una sfida criminale a tutte e tutti noi. Non è accettabile ed è vergognoso che si continui a far finta di non vedere, a girare la testa dall’altra parte, a far finta di niente per calcoli elettorali, connivenze, omertà e paure. BASTA!
Associazione Antimafie Rita Atria
PeaceLink Abruzzo
Azione Civile e il suo presidente e fondatore Antonio Ingroia, ex pm e oggi avvocato antimafia, esprimono solidarietà e sostegno al comitato di quartiere “Per una nuova Rancitelli” dopo la violenta l’intimidazione contro un residente del quartiere. Un atto violento di una gravità inaudita che, ancora una volta, dimostra cosa sono costretti a subire i residenti onesti e coraggiosi della zona di Pescara e il clima di illegalità e arroganza che i sistemi criminali locali cercano quotidianamente di imporre.
Uniamo la nostra voce a quella del comitato di quartiere contro l’indifferenza, la minimizzazione e la sottovalutazione che troppo spesso vengono dalle istituzioni. Contro il narcotraffico, il racket, le estorsioni e ogni violenza criminale non è accettabile nessuna indecisione e nessun tentennamento, i cittadini devono denunciare e non arrendersi e tutte le istituzioni e devono essere in campo ogni giorno, senza indugi, con azioni incisive ed efficaci.
Non è possibile che in questi mesi, tranne il comitato e ben poche altre voci (tra cui la nostra), hanno denunciato e si sono schierati contro lo sfregio all’interesse pubblico, la violazione di tutte le norme anti-contagio e le sfide di certe famiglie (anche se probabilmente sarebbe più giusto chiamarle clan), a partire dai fuochi d’artificio che si vedono e sentono anche a decine di chilometri e in comuni limitrofi. Ma non, purtroppo, le orecchie e gli occhi di chi dovrebbe agire per tutelare la sicurezza dei cittadini e il rispetto delle regole di convivenza civile. Non si può continuare così.
Ribadiamo quanto già espresso in varie occasioni, anche nelle ultime settimane: questa regione non può continuare a vivere immobile e silente, incapace di reagire all’incancrenimento incapace di espellere clan, mafie e “famiglie”, il territorio “camomilla” e che “accetta tutto” va consegnata al passato più vergognoso. Senza se e senza ma. Ribadiamo il nostro sostegno a coloro che, autenticamente e coraggiosamente, denunciano tutto questo e lottano perché possa esserci la sacrosanta svolta e il nostro impegno in prima fila, contro ogni sopruso, illegalità, ingiustizia, mafia.
Azione Civile e il suo presidente e fondatore Antonio Ingroia
La cronaca del grave atto intimidatorio avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 agosto a Rancitelli: https://www.wordnews.it/grave-atto-intimidatorio-a-rancitelli
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2020-08-27 19:26:27
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