Intense le attività delle forze dell’ordine in Provincia di Foggia anche in questi giorni prima delle festività natalizie e di fine anno. Il comando provinciale dei carabinieri ha reso noto i risultati di molteplici operazioni di controllo del territorio. Una vasta gamma che documenta la diversità, la capillarità e pericolosità dei sistemi criminali nella provincia.
Nello scorso fine settimana, durante servizi straordinari di controllo del territorio, «i Carabinieri della Compagnia di San Severo, coadiuvati dalle Stazioni Carabinieri territorialmente competenti» hanno effettuati vari posti di blocco e controllo e «mirate perquisizioni domiciliari alla ricerca di stupefacenti, armi, munizioni ed esplosivi e alla verifica della permanenza in casa dei soggetti sottoposti a misure detentive». Nell’abitazione di un anziano ad Apricena «sono state rinvenute una pistola semiautomatica, due pistole a tamburo, una carabina ad aria compressa di potenza superiore ai 7,5 joule e circa 80 proiettili di vario calibro». Ritrovamenti per i quali l’anziano «è stato deferito in stato di libertà per detenzione abusiva di armi».
A Stornara è stato arrestato, mentre passeggiava tranquillamente per le vie cittadine, un ventiquattrenne bulgaro su cui «pendeva un mandato di arresto europeo emesso oltre un anno fa dall’autorità giudiziaria bulgara poiché ritenuto responsabile dei reati di incendio aggravato ed appropriazione indebita, commessi nel giugno 2019 in Bulgaria, per cui rischia la pena della reclusione fino a 12 anni». L’arrestato è accusato, rendono noto i Carabinieri, di «un pericoloso incendio ai danni di una abitazione» e di essersi «appropriato indebitamente di una Volkswagen Golf».
Durante «mirati servizi» per il contrasto dei furti i carabinieri di Rodi Garganico «hanno sorpreso in flagrante tre soggetti, di anni 35, 43 e 45, di Peschici, con precedenti di polizia, intenti ad asportare con il favore del buio un notevole quantitativo di limoni». Questi furti colpiscono notevolmente l’economia locale legale, gli agricoltori e gli imprenditori del Gargano «stagionalmente vengono derubati dei loro prodotti agricoli che con notevole sacrificio riescono a produrre negli impervi terreni». E alimentano una ricca e pericolosa economia illegale sfruttata dai sistemi criminali. «Tutto l’anno, soggetti che vivono di espedienti – sottolinea il Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia – approfittando dell’isolamento delle campagne, raccolgono furtivamente, ogni frutto della terra, in particolare agrumi, come il limone “femminello” prodotto e confezionato nel territorio del Gargano tra l’altro il più antico di tutta l’Italia, per poi immetterli nei mercati rionali e “clandestini”, a costi inferiori rispetto al loro pregiato valore».
Durante specifici servizi di vigilanza i Carabinieri hanno sorpreso anche i tre ladri arrestati nei giorni scorsi, «organizzati con cassette e veicolo per il trasporto, intenti ad asportare furtivamente da un vasto agrumeto, oltre un quintale di pregiati limoni». Durante la successiva perquisizione i militari hanno rinvenuto anche «un coltello a serramanico di notevoli dimensioni». I tre sono stati quindi deferiti per furto aggravato, porto abusivo di armi ed è stata proposta «l’emissione del provvedimento del Foglio di Via Obbligatorio, con divieto di ritorno in Rodi Garganico».
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2020-12-18 12:04:24
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