Oggi voglio raccontarvi la storia che quotidianamente vivono alcune persone in Molise e che, forse, molti nemmeno conoscono. Lo voglio fare fare con un video, Vi chiedo di sforzarvi e di ascoltare le storie di persone speciali.
Grazie a Liberato Gentile il mio "compagno" di giochi fin da piccoli che ha avuto l'idea di fare questo viaggio targato Molise cost to cost, edizione invernale.
Nel video ecco i vari minutaggi: 8:51 Sion 29:59 Mani tese 34:15 Comunità di S. Egidio 40:19 Campobasso 51:43 City Angel 1:05:08 Bojano.
Quelli del “Molise cost to cost” in occasione del Natale hanno fatto un tour speciale: hanno pensato di svelarci un’altra realtà, altrettanto incantevole ed ancora meno conosciuta, quella delle associazioni di volontariato e delle comunità di recupero.
Sono partiti sabato 19 dicembre all'alba, nel gelo e nella oscurità, diretti per la prima tappa, quella della comunità di Sion, che svolge la propria missione nei centri di Rionero Sannitico e Castel di Sangro giusto sulla linea di confine tra Abruzzo e Molise.
La comunità si dedica al recupero delle persone affette da ludopatia, dedite all’alcool e alle sostanze stupefacenti. Tutto quello di cui i fondatori di Sion hanno bisogno se lo procurano con le proprie mani, allevando bestiame, coltivando in serra ed insegnando ai propri ospiti a cucinare, allevare, coltivare e dedicarsi all’artigianato. Ogni ospite è così pienamente coinvolto, stimolato e responsabilizzato perché inserito in un progetto riabilitativo che lo pone al centro della attenzione. Hanno iniziato acquistando una mucca, ora ne hanno più di 10 e producono formaggio, salsicce e pane di una delizia unica.
Dallo splendido scenario delle Mainarde, la troupe si è poi diretta ad Isernia dove opera da anni la comunità di Sant’Egidio, i cui esponenti sono stati intervistati mentre erano intenti a confezionare pacchi regalo per donare un Natale dignitoso a coloro i quali lo hanno dimenticato da anni, a coloro che vivono senza un tetto, senza un affetto familiare e senza un minimo di sostentamento.
Da Isernia ci si è spostati a Carpinone, paese divenuto famoso per le splendide cascate del fiume Carpino ormai conosciute da tutti, ma che pochi conoscono in qualità di sede di un’altra fantastica associazione, la “Manitese”. La fondazione si occupa della assistenza delle persone in difficoltà ed in particolar modo di quelle che hanno avuto problemi con la giustizia ed hanno parenti in regime di detenzione, aspetto che ne pregiudica le possibilità di sussistenza economica e ne accresce le difficoltà sociali.
Il cammino è proseguito verso Campobasso, dove la troupe si è intrattenuta nei locali della Caritas. Qui colloquiando con le figure responsabili, si è toccato con mano le difficoltà di tante persone, in gran parte italiane ed anziane che, con dignità enorme, in numero purtroppo sempre crescente si recano alla mensa o al relativo dormitorio. Spesso lo fanno, oltre che per la fame, per avere qualche minuto di distrazione. E’ gente che non ha nessuno ed anche sentirsi chiamata per nome costituisce uno stimolo ed una attenzione. E’ così che sono venuti a conoscenza della storia dello “sceriffo” che andava in mensa anche solo per il piacere di farsi cospargere una pomata sulle mani afflitte, attenzione mai avuta in tutta la sua vita o la storia di nonna Giuseppina che, entrata timidamente solo per un pasto caldo, per la prima volta ha avuto l’opportunità di essere portata al mare, esperienza unica che ha emozionato lo staff ancora più di lei.
Proseguendo sulla Bifernina si è arrivati sul litorale dove ad attendere i nostri amici vi erano le ragazze dei “City Angel” rigorosamente in uniforme di ordinanza. La sede di questi autentici angeli della città è a Campomarino, una delle 3 sedi di tutto il centro sud oltre a Roma e Lecce. L’associazione è attiva a 360° per i bisognosi, dalla preparazione delle colazioni mattutine e del pranzo di metà giornata fino alla sistemazione in dormitorio per le notti rigide specie di questo periodo. Hanno tutti un nome in codice, l’entusiasmo li accomuna e non avendo sussidi se non la generosità dei privati, si arrangiano come possono per recuperare qualche spicciolo, anche ad esempio, racimolando qualche offerta dal confezionamento di pacchi regalo.
Il tour è terminato dove era iniziato all’alba: a Bojano dove il “Molise cost to cost” ha incontrato un gruppo di ragazzi africani, arrivati in Italia attraversando il deserto, i campi libici ed il mare Mediterraneo. Sono ragazzi di una umiltà unica, tanto riconoscenti e che si arrangiano come possono, iniziando dalle prime luci del mattino, quando si recano nel gelo a lavoro nei capannoni avicoli in sella ad una bicicletta malandata. Per ciascuna di queste fantastiche realtà, i ragazzi del Molise cost to cost hanno acquistato a spese proprie e donato una serie di kit, ciascuno composto da un paio di guanti, coperta sciarpa e cappello in pile.
Una attenzione inaspettata da cui è scaturito un grazie commosso da parte di tutti. “Il nostro obiettivo”, ha dichiarato il Presidente del cost, “è stato quello di accendere una luce su queste realtà preziose, conoscerle personalmente e, perché no, provare ad aiutarle con un piccolo gesto che ha fatto più bene a Noi alla fine.
Si perché, fare del bene fa stare bene e speriamo che questo minitour sia seguito ancor più di quello estivo affinché contagi chi ci segue a fare altrettanto!”
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2020-12-23 11:42:12
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