"Cola era un ragazzino come tutti gli altri,
ma gli piaceva starsene a mare dalla mattina alla sera. Un giorno la madre,che era un po’ strega, gli aveva gridato: ‘Pesce devi diventare!’
E piano piano, Cola cominciò a sentirsi pesce…”
"Senza farselo ripetere due volte il ragazzino scomparve sott'acqua. Passò un minuto, due minuti, tre minuti ma il ragazzino non compariva a galla. Il capitano e i marinai si guardavano in faccia increduli."
La leggenda di Colapesce è tra le più antiche e più diffuse leggende mediterranee. Raccontata da generazioni di nonni ai propri nipoti, tramandata in diverse, fantastiche versioni in tutto il sud d'Europa.
Raffaele La Capria (Napoli, 1922) è uno dei maggiori scrittori italiani del secondo Novecento. Sceneggiatore, traduttore, autore di romanzi e saggi, ha spesso posto al centro delle sue storie la città natale, lasciata in gioventù per trasferirsi a Roma, e l’amore per il mare. Come in questa favola, pubblicata per la prima volta nel 1974, in cui racconta alla figlia Alexandra, che ancora non sapeva leggere, il mito dell’uomo-pesce, che da secoli si tramanda in tutto il sud Europa.
Vincenzo Del Vecchio (Caserta, 1989) si è laureato in architettura con una serie di illustrazioni ispirate a Le città invisibili di Italo Calvino. Dal 2017 si occupa di illustrazione a tempo pieno lavorando nel mondo dell’editoria e non solo. Insieme a Marino Amodio ha già pubblicato con Gallucci gli albi illustrati Terraneo, Gli abitanti delle nuvole e Alva che rubò le stelle.
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2021-11-14 13:26:28
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