La democrazia è in crisi in molte parti del mondo. In alcuni Paesi lo è sia sul piano formale che su quello sostanziale.
In altri esiste sul piano formale, ma si riduce progressivamente su quello sostanziale. Il pensiero individuale e collettivo sono in profonda crisi, perchè sono in crisi il sapere e la conoscenza critica.
Predomina l'ignoranza, che determina presunzione, intolleranza,insicurezza, populismo.
Cresce un senso di paura che produce involuzioni psichiche e culturali. Direi antropologiche.
Terreno fertile per i demagoghi e gli aspiranti dittatori.
Occorre recuperare la lucidità perduta, conservando la forza di resistere al crescente clima di isteria collettiva e di odio diffuso che si manifestano nella vita sociale.
In tale contesto si afferma ovunque, in modo prepotente, la ricerca del profitto a tutti i costi, quale unico criterio regolatore dei rapporti personali, economici e politici. Si sta celebrando il funerale di ogni principio etico.
Allora occorre ripensare il mondo, la persona umana e la sua centralità. Costruire una visione complessiva, un orizzonte diverso, un nuovo umanesimo.
La chiave di volta rimane la formazione delle nuove generazioni, sotto tutte le latitudini. Chi ne ha consapevolezza ha il dovere morale di impegnarsi in tale compito.
Se non lo fa ha sprecato la propria vita.
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2021-12-30 09:38:24
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