Maria Rosa Cutrufelli in questo libro, indaga e sviscera le mille sfaccettature di una donna rivoluzionara, Maria Giudice, figura esemplare del “socialismo umanitario” del primo Novecento.
Prima donna, a capo della Camera del Lavoro di Torino, percorse un disegno politico dedicato completamente all’ideologia socialista, madre di dieci figli, un difficile rapporto con la maternità ed un concetto dell’unione di un uomo e di una donna che superavano le convenzioni sociali e il matrimonio, considerato da lei un puro contratto sociale.
“L’amore per Carlo (Carlo Civardi) lo sente come un bisogno irresistibile, ma vuole che resti una gioia spontanea e “superbamente libera”…
La sua storia personale diventa anche la possibilità di fare un viaggio nel caleidoscopico panorama sociale e politico dell’inizio del Novecento segnato dalle rivendicazioni sociali delle classi operaie, dalle posizioni sulla Grande Guerra e la lotta contro il Fascismo. Esiliata e più volte incarcerata per le sue posizioni politiche, lontana spesso dai suoi figli, conosce anche il baratro della malattia mentale.
Il libro insegue le foto di Maria che diventano un ritratto di tutte, le tante tappe della sua vita movimentata, fra carabinieri e scioperanti, Carlo Civardi che scegli la guerra, motivo per cui ella si allontanerà da lui, in carcere con Umberto Terraccini “l’uomo che, in futuro, dopo il ventennio fascista e la Seconda guerra mondiale, presiederà la nostra Assemblea Costituente”, Maria e i suoi sette figli, l’ultima figlia Goliarda Di Sapienza .
Questo libro è anche e soprattutto un atto d’amore della Cutrufelli per un’amica perduta, l’ultima figlia di Maria Giudice, Goliarda Di Sapienza.
Maria Rosa Cutrufelli è nata a Messina, ha studiato a Bologna e vive attualmente a Roma. Ha pubblicato nove romanzi, tre libri di viaggio, un libro per ragazzi e numerosi saggi. Fra i suoi libri si ricordano: La donna che visse per un sogno, Complice il dubbio, Il giudice delle donne e L’isola delle madri. Ha curato antologie di racconti, e scritto radiogrammi, collaborato a riviste e quotidiani nazionali. Ha fatto parte della redazione di “Noi donne” fondato e diretto la rivista “Tuttestorie” e insegnato scrittura creativa alla Sapienza.
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2022-02-07 15:33:02
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