"Essere o non essere? Questo è il problema!" si interroga ed esclama, pensoso, Amleto.
Individuo, comunque, una introspezione e la ricerca, tormentata, di una identità. La domanda ricorrente, oggi, è invece un'altra: "sarò apparso, sarò visto? Se ciò è accaduto, dunque sono!".
Basta frequentare i social e i programmi di intrattenimento televisivo per verificare il loro contenuto a sfondo narcisistico. Prevalgono fatuità, esibizione, falsificazione, autocelebrazione. Gli altri sono pubblico che deve prendere atto delle "qualità" di coloro che appaiono.
In politica tale meccanismo raggiunge il suo apice.
I leader vengono idealizzati, si impongono evitando il ragionamento e la complessità: gli slogan e le frasi ad effetto sono la loro arma per fidelizzare gli sprovveduti seguaci. Il narcisismo dei leader è riconducibile ad una dimensione di edonismo-egoismo che tende a banalizzare la lettura della realtà.
Anni fa Papa Francesco tenne un'omelia con la quale invitava tutti a "un comportamento sobrio, cioè semplice, equilibrato, capace di cogliere e vivere l'essenziale". E ad uno stile di vita "colmo di pietà, capace di contrastare la cultura dell'indifferenza".
"Viviamo – disse – in una società di apparenza e di narcisismo".
Non è mai troppo tardi per riflettere su tali parole.
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2022-05-26 08:33:28
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