I documentari in televisione tutti i giorni ci propongono la scoperta o la riscoperta, almeno per i più giovani under trenta o giù di lì, di ghiacciai e deserti, di fondali oceanici e marini con le loro meravigliose creature acquatiche che l’uomo sta distruggendo per il solo gusto di accontentare le sue voglie da malato psichiatrico non internato, purtroppo!
Ma non è finita qui, perché i documentari sopra citati, oltre a parlarci di metropoli conosciute a livello mondiale – non si fa nessuna distinzione tra l’Oriente e l’Occidente, visto che entrambi hanno culture forti e apprezzabili seppur con fondamenta diverse – come ad esempio Dubai o New York, quasi quotidianamente ci propinano reportage di viaggio su campagne, colline e montagne.
A proposito di montagne, come non citare il più grande alpinista della sua epoca Walter Bonatti, che con la scalata della Est del Grand Capucin si mette in vista nel lontano 1951?
Restando sempre in tema di montagna, a fine estate non possono non tornarci in mente almeno per qualche secondo di ricordi i luoghi, i sentieri, gli eremi, le baite, i corsi d’acqua più o meno imponenti – a volte proprio dei rigagnoli –, gli animali, il fresco, ecc che le località di montagna ci hanno offerto in questi mesi di calura.
Quando si parla di località di montagna lo sguardo della nostra mente si focalizza immediatamente sulle immagini dei borghi visitati: meravigliosi tutti, nessuno escluso in quanto le loro pietre – ogni borgo ha delle pietre che lo raccontano – cantano e vibrano di storia, di cultura e di costumi che sono i veri diamanti da difendere. Di borghi da visitare e custodire nel cuore anche la nostra bella Italia ne è piena, ma in questo articolo, in particolare, voglio spendere – perché merita – qualche parola a favore di una meravigliosa bomboniera sita in Molise dove, su un crostone di travertino – esattamente alle falde occidentali del monte Vallone – s’erge da secoli il paese di Castel San Vincenzo.
Edificato a 749 metri sul livello del mare, Castel San Vincenzo gode di un’ottima vista sulla valle del Volturno ed è il più importante comune molisano facente parte del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Sul suo territorio si trova la tanto famosa abbazia di San Vincenzo al Volturno.
L’intero paese ha la possibilità di affacciarsi dalla Murella da dove si gode di un’ottima vista lago, seppur artificiale, è ben armonizzato con il paesaggio circostante di montagne e boschi, che nelle sue acque a metà tra il verde e l’azzurro si riflettono. Oltre al lago, il suggestivo borgo medioevale offre anche la possibilità di fare un giro turistico all’interno del museo Oscar Caporaso, dove si viene accolti dalla fauna tipica del luogo e non solo. All’interno del museo Caporaso l’apice della suggestività – unita alla magia che si tinge di bellezza – si raggiunge con il lasciarsi avvolgere dalla collezione di farfalle.
Castel San Vincenzo è un luogo che cattura, che si ama, che si ricorda in ogni momento di libertà perché è egli stesso avvolto dalla libertà delle Mainarde e di Monte Mare.
Castel San Vincenzo è un luogo che non ha nulla da invidiare ai suoi “colleghi” più conosciuti, anzi è un ottimo competitor che non temi confronti e che, almeno una volta nella vita, va visitato cercando di averne cura come fosse casa propria.
uploads/images/image_750x422_630f7f77eefc0.jpg
2022-09-02 18:49:51
136