Nessuna particolare meraviglia, pertanto, su quanto accaduto all'Europarlamento, e sulle centinaia di migliaia di euro trovati a casa e negli uffici di certi personaggi che hanno svenduto la loro dignità e funzione in nome del "dio" denaro.
Tutto si può comprare, se tutto è in vendita e se molti sono pronti a farsi comprare.
E non è questione di appartenenze politiche, perché oggi i partiti sono carrozzoni clientelari dai quali si scende e si sale secondo le personali convenienze.
La corruzione è trasversale, ed ha origine in un irresistibile impulso al possesso di denaro e beni materiali, quasi una sorta di BULIMIA. Ovviamente occorrono norme severe che puniscano sia il corrotto che il corruttore, ma non è questo il versante risolutivo.
Bisogna certamente impegnarsi per scoprire e smantellare tutti quei comitati di affari che, talora in sinergia con le varie mafie, costruiscono articolati sistemi di corruzione.
Sistemi che possono condizionare scelte politiche ed economiche, sia a livello nazionale che internazionale.
Ma occorre, soprattutto, promuovere una nuova e forte cultura della legalità, e fondare un'etica, sia privata che pubblica, della quale vi è sempre meno traccia.
Occorre affermare un sistema di valori, diffusi e condivisi, in alternativa a quelli dominanti.
Potrà farlo la politica, questa politica? Non credo.
Potranno farlo gli intellettuali? Ne dubito.
E poi, quali intellettuali, dove sono quelli liberi e profetici, non asserviti al potere di turno? Forse, ci spero e lo credo fermamente, potranno farlo solo le nuove generazioni. Per tale ragione continuerò a recarmi nelle scuole a dialogare con i giovani di futuro e di possibile cambiamento.
Perché è nella scuola che può germogliare "Il seme della speranza"!
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2022-12-14 08:01:56
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