Stabilisce l'art.54 della Costituzione: "Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge".
La norma è di una chiarezza tale che non consente interpretazioni equivoche. Mi soffermo sulle parole "disciplina ed onore". Assoluta fedeltà non solo alle leggi dello Stato ma anche al supremo ed esclusivo interesse collettivo. Integrità morale e saldi principi ispiratori delle funzioni svolte a servizio dei cittadini.
Chi assume incarichi pubblici dovrebbe possedere un decalogo e una carta etica che non prevedono deroghe. Il rispetto dei principi di libertà, di uguaglianza, di solidarietà, di laicità, di trasparenza ed onestà sono i cardini di qualsivoglia impegno pubblico. Trattasi di un piano di valutazione diverso da quello giudiziario, che va oltre e prescinde dalla esistenza o meno di indagini, procedimenti o condanne penali.
Ovviamente non può negarsi che il coinvolgimento di una persona in vicende giudiziarie ne offuschi l'immagine, specie se svolge o intenda svolgere funzioni pubbliche. Il compianto Paolo Borsellino, ricordato ogni anno da tutti con rispetto e commozione, affermava, in modo perentorio, che anche il semplice sospetto di comportamenti illeciti deve indurre a fare un passo indietro a chi intenda impegnarsi in politica.
E se non lo fa spontaneamente deve essere il suo partito a metterlo da parte. Sono questi i principi nei quali fermamente credo, e in base ad essi valuterò i candidati della prossima competizione per le elezioni amministrative, in modo particolare a Catania.
Senza sconti per alcuno, anche per chi facesse parte della coalizione che sostengo. I faziosi e i tifosi li tollero, a malincuore, nelle curve degli stadi!
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2023-04-02 15:12:15
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