Scalai la bruna terra
passo dopo passo,
mi fermai
riposai.
Scavai a mani nude
per sentirne la forza
respirai quell'aria che l'attraversava,
la guardai.
Sostai ai piedi d'un alto abete,
lo ammirai in tutta la sua grandezza nella sua rigogliosa chioma,
vi posai le mani.
La sua linfa
scorreva sotto le mie dita,
fu uno scambio d'ossigeno,
restai.
V'accostai il capo e ne presi la forma,
restai.
L'aria era ferma
e d'un tratto
un uragano scompigliò la presa,
mi voltai
sentii lo scorrere d'un ruscello
che da lì a poco
si sarebbe riversato lungo i pendii irrigandoli con acque baldanzose,
fresche
tenaci
vivide
trasparenti.
Trasmutai il corpo in spirito
Un suono
tra Venere e Luna.
uploads/images/image_750x422_64962306cdec3.jpg
2023-06-25 13:44:54
157