Basta farsi un giro sui social per trovare chi da anni osanna ES17, all'anagrafe Emanuele Sibillo, un boss della camorra ucciso. Ma oggi, più di ieri, interi quartieri di Napoli sono in mano alla camorra.
Il mito del boss del potere prende spazio e sempre di più si abbassa l'età del camorrista. A Napoli, già a 11 anni, certi elementi hanno precedenti penali e sono capaci di uccidere, forti anche della giurisprudenza che non li può imputare poiché minorenni.
Questi adolescenti, che qualcuno ha definito bambini, non sono altro che la nuova generazione della camorra, figli di pregiudicati uccisi in detenzione.
Questi figli di camorra sono fieri dei loro genitori, che da anni sono detenuti, tanto da dedicargli tatuaggi o altarini. Questi figli di camorra si sentono potenti. Ci sono bande organizzate che svolgono azioni criminali, con la regia della camorra. Anche la rapina, il furto d'auto è gestito dalla camorra. Non c'è azione criminale che la camorra non imponga, attraverso il suo asfissiante controllo.
Poi ci sono le piazze di spaccio, la prostituzione e il pizzo: un business milionario, che da anni usa gli adolescenti come soldati. Basta una moto, un capo griffato, una collana d'oro per ostentare la ricchezza del clan. Più sei ricco, più cresce l'esercito della camorra.
I clan pagano gli avvocati e passano il mensile alla famiglia del detenuto, così da assicurarsi la fedeltà e la riconoscenza. I programmi di riabilitazione sono fallimentari e questi figli di camorra escono dai riformatori più delinquenti di prima. E come gli adulti in detenzione, in quei luoghi che dovrebbero essere di recupero e di sconto della pena, si creano le alleanze che, poi, una volta scontata la pena si fortificano sui territorio.
Questa nuova camorra è social. Giorno dopo giorno conquista sempre più spazio sui territori. I locali della Napoli bene sono invasi da questi camorristi, capaci di spendere anche diecimila euro in una sola sera. I privè vengono conquistati con le minacce e guai se nello stesso locale si incontrano due clan rivali. Si picchiano e si sparano e spesso a pagarne le spese sono gli innocenti. Uno sguardo, un calpestio della scarpa griffata involontario causa la vendetta del baby boss che usa la violenza e gli affiliati, per sfogare tutta la violenza su innocenti che hanno l'unica colpa di trovarsi in quel momento di fronte ad un figlio di camorra.
Dopo ogni morte, ogni funerale con la bara bianca ci sono i cortei, le promesse, le lacrime ma poi il dopo lo conoscenosciamo. Tutto torna come prima, resta solo quella speranza e le tante promesse di chi è complice di una Napoli ostaggio della camorra.
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2023-09-08 19:10:10
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