CHIETI. Un boato immenso, sentito fin dalla spiaggia, e in pochi minuti il dramma è apparso all’orizzonte del territorio di Casalbordino. Quasi tre anni dopo i drammatici giorni del Natale 2020 una nuova terribile esplosione, ora come allora tre operai strappati alla vita.
È successo esattamente una settimana fa, una tragedia che ha scosso la comunità e mobilitato l’Italia intera.
La notte tra il 14 e il 15 settembre sulla strada “Trignina”, all’altezza del comune di Lentella (sempre in provincia di Chieti) è stato affisso uno striscione su un cavalcavia. «Quante morti ancora sul lavoro?» con il pensiero ai tre lavoratori morti a Casalbordino, mentre il giorno successivo è stato uno dei più drammatici in Italia sul fronte delle “morti bianche”, si legge nello striscione. «Più ci penso e più mi dico che non è reale», una chiara espressione di sgomento di fronte l’incubo dei lavoratori che escono di casa e non tornano più a casa, caduti durante quel che la Costituzione italiana definisce il fondamento della Repubblica.
823 MORTI in tutta Italia, quarantasei solo in Abruzzo. Sono i drammatici numeri dei morti sul lavoro in quest’anno ancora lontano dalla fine due giorni dopo l’esplosione alla Esplodenti Sabino a Casalbordino.
Tragedie, vite spezzate, famiglie distrutte dal dolore, familiari che non potranno più abbracciare i loro cari.
Mercoledì scorso un’esplosione nello stabilimento a Casalbordino della Esplodenti Sabino ha causato la morte di tre lavoratori. A distanza di meno di tre anni dalla precedente tragedia in cui persero la vita, anche allora, tre lavoratori. «Contro le morti bianche non è stato fatto abbastanza» è l’amara riflessione della deputata Daniela Torto, eletta in provincia di Chieti.
«Le cause dell’incidente sono ancora da accertare, ma l’ennesima tragedia sul lavoro ci impone a fare molto di più per la tutela della salute e l’incolumità dei lavoratori – dichiara Torto – è evidente che qualsiasi siano le cause dell’incidente che emergeranno dagli accertamenti degli organi preposti, la politica ha il dovere di trovare soluzioni concrete e immediate».
«La magistratura farà il suo corso, ma la vita di quei lavoratori è stata spezzata per sempre, così come è stata distrutta quella delle loro famiglie, a cui va tutta la mia vicinanza e solidarietà» ed «è davvero l’ora di dire basta: non si può, non di deve, continuare a morire sul lavoro» ha sottolineato la deputata abruzzese.
L’area dello stabilimento è stato sottoposto a sequestro dalla Procura di Vasto mentre il prefetto Mario Della Cioppa, ha sospeso le licenze rilasciate per consentire la riapertura dell’impianto e la ripartenza dell’attività produttiva dopo la tragedia del 21 dicembre 2020 e la sospensione stabilita allora dalla Prefettura.
La nota della società nelle ore successive all’esplosione
«L’incidente si è purtroppo verificato nella tarda mattinata di oggi durante la normale fase di lavorazione di munizionamento, eseguita per conto dell’Agenzia Industrie Difesa, nonostante l’adozione delle cautele e precauzioni più severe previste dalla normativa sulla prevenzione degli infortuni» hanno dichiarato i legali della Esplodenti Sabino appresa la notizia della drammatica tragedia a Casalbordino.
«Resta quindi, allo stato, inspiegabile la causa dell’innesco che ha determinato la dolorosa perdita di tre lavoratori, sebbene esperti, formati ed informati dei rischi connessi allo svolgimento delle loro mansioni – dichiara l’azienda in una nota inviata alla stampa – I soci della Esplodenti Sabino spa, assicurando la più ampia collaborazione con l’autorità giudiziaria per l’accertamento delle cause del sinistro, sono vicini ai familiari delle vittime con cui condividevano quotidianamente gli ambienti di lavoro e le attività lavorative e ai quali manifestano la incondizionata solidarietà precisando che, per quanto di competenza, la società si farà carico di ogni loro esigenza anche attraverso le proprie compagnie di assicurazione».
Primi sviluppi dell’indagine
Nella serata di venerdì, due giorni dopo la tragedia, è arrivata la notizia delle prime iscrizioni nel registro degli indagati.
Otto gli indagati, alcuni di loro sono già coinvolti nella vicenda giudiziaria conseguente all’incidente del 21 dicembre 2020 in cui morirono, esattamente come l’altro giorno, tre operai e giunta all’udienza preliminare, aperta ieri mattina e rinviata al 3 ottobre.
I reati ipotizzati dalla Procura di Vasto sarebbero, per quanto riportato da Ansa e IlSole24Ore, omicidio colposo aggravato e disastro.
E' successo nuovamente: tre morti a Casalbordino
DOPO TRE ANNI COSA E' CAMBIATO? Nuova tragedia presso la Sabino Esplodenti. L'esplosione ha causato nuovi morti. Comunicati di Forum H20 e Maurizio Acerbo, Prc-Up
https://www.wordnews.it/e-successo-nuovamente-tre-morti-a-casalbordino
«Bisogna introdurre il reato di omicidio sul lavoro»
LA NOTA dell'USB. «Incredibile ma vero, è accaduto di nuovo! L’esplosione alla Sabino Esplodenti di Casalbordino, che ha causato 3 morti, sembra un film horror già visto».
https://www.wordnews.it/bisogna-introdurre-il-reato-di-omicidio-sul-lavoro
2023-09-20 12:39:30
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