«Tutti i politologi hanno evidenziato che dalla caduta del muro di Berlino in poi tutti i regimi in cui c'è stato uno stravolgimento della democrazia, in Europa e fuori dell'Europa, non sono stati stravolgimenti fatti dai militari con i carri armati.
Sono stati stravolgimenti fatti da leader eletti democraticamente che dopo essere stati eletti hanno iniziato un lento processo di erosione della democrazia, come è successo in Ungheria e in Polonia, e consiste nell'abbattere l'ingegneria portante dello Stato Costituzionale: la divisione dei poteri.
Non più un potere legislativo, esecutivo e magistratura ma la costruzione di una piramide in cui c'è un uomo solo e una donna sola al comando; poi il condizionamento della magistratura che deve essere condotto secondo il controllo del potere politico e per ultimo l'egemonia sulla stampa e quindi l'impossibilità di raccontare ai cittadini la storia reale. E siamo su quella strada, in modo più felpato e sofisticato.
Oggi la Meloni ha già il controllo del Parlamento perché le leggi si fanno con i decreti legge; siamo arrivati a quattro decreti legge al mese e hanno in mente, l'obiettivo finale, che è l'obiettivo che i loro genitori volevano realizzare con le stragi e cioè la repubblica presidenziale.
Ora che hanno la forza politica, la vogliono realizzare per via politica la costruzione di una piramide dove c'è un presidente del popolo che è il capo che condiziona il potere legislativo, che tramite il Ministro della Giustizia controlla la magistratura, che controlla tutti i sistemi maggiori di informazione, che è il capo dei servizi segreti. Quindi abbiamo, sostanzialmente, le premesse di una destra che ha sempre odiato la costituzione, che non ha mai accettato la divisione dei poteri, che ha sempre sognato la Repubblica Presidenziale, che è sempre stata contraria al principio dell'eguaglianza, perché loro teorizzano che noi non siamo tutti uguali […].
Oggi la lotta per la democrazia è strettamente ed inestricabilmente connessa alla lotta per la difesa della Costituzione sino a quando questa Costituzione sarà in vita potranno sfigurare le pareti, potranno sfigurare la facciata ma resteranno i muri portanti e sapremo sempre da dove cominciare».
Interviene così il senatore ed ex procuratore di Palermo Roberto Scarpinato in difesa della democrazia e della Costituzione contro coloro che vogliono distruggerla.
2023-09-20 16:41:08
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