Non potranno esservi vera democrazia e libertà se il popolo rimane ignorante. I dati dell'OCSE dicono che il 47% del genere umano è analfabeta, e che noi italiani siamo all'ultimo posto in Europa per la comprensione di un testo scritto.
La maggior parte dei giovani diplomati non conosce oltre le 200 parole, mentre secondo gli studi dei linguisti ne occorrono almeno 700 per orientarsi dignitosamente quando si legge.
Ne deriva che la capacità di argomentare risulti assolutamente scemata, talora inesistente.
Le informazioni e la conoscenza in generale passano per le immagini e sempre meno attraverso la lettura.
Guardare è più facile che leggere, e ciò determina un perdita progressiva della capacità di capire, ragionare, giudicare criticamente. Chi legge pensa, chi guarda di norma assorbe le informazioni in modo acritico.
Per tale via l'intelligenza si modifica e regredisce a forme più elementari, meno articolate, e quindi incapaci di cogliere la complessità.
Qualunque forma di potere predilige un popolo così. Può manipolarlo a piacimento, mistificare la realtà, annullare ogni spinta al cambiamento. Un appello: ragazzi studiate e leggete molto!
Non fatevi abbindolare dagli adulti "cattivi maestri"!
Meno televisione e telefoni cellulari!
La sera, aprite un libro!
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2023-10-11 12:14:57
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