Partiamo dai giorni scorsi, quando il centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli si è autodenunciato alle autorità, ammettendo di aver violato l’articolo 24 della giustizia sportiva.
Il giocatore già sotto la lente d’ingrandimento da tempo, si è dichiarato colpevole di aver scommesso illecitamente su degli eventi calcistici.
L’articolo 24 infatti enuncia:
“Ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA”.
Sul fatto che Fagioli fosse un ludopatico, ci aveva già delucidato più di due mesi fa il noto giornalista Fabrizio Corona, che in un racconto attraverso il suo canale telegram, aveva scritto di Fagioli coinvolto in questo giro e di come la sua situazione fosse già abbastanza grave.
Nella bufera in questi giorni sono finiti pure i calciatori italiani Nicolò Zaniolo (Aston Villa), Sandro Tonali (Newcastle) e l’italo-polacco Nicola Zalewski (Roma).
Tutti e tre i nomi sono stati divulgati sempre da Corona, usando la sua rivista “Dillingernews” come fonte. I primi due sono finiti nel registro degli indagati e interrogati nel raduno della nazionale a Coverciano dalla Digos. Tonali e Zaniolo, dopo essere stati a colloquio, hanno lasciato il raduno per tornare a casa nei rispettivi club.
Questi recenti avvenimenti, lasciano presagire che l’inchiesta partita dalla procura di Torino sia solo all’inizio e ancora ci sia tutto un filone investigativo in continua evoluzione.
Il calcio italiano anche a causa di ciò che si sta verificando, non vive un periodo storico brillante, con le speranze rivolte verso la nazionale per avvicinarsi sempre più alla qualificazione per il prossimo europeo in programma il prossimo giugno in Germania. Questi giorni così movimentati non sono di certo stati un supporto per raggiungere l’obiettivo, ma non dimentichiamoci che 17 anni fa, con il caso “Calciopoli” appena esploso, l‘Italia riuscì a vincere un fantastico mondiale.
Fare gruppo, isolandosi da ciò che succede fuori dal campo e mettere il cuore oltre l’ostacolo. Questi tre fattori possono e devono bastare per adesso.
foto in copertina tratta dal Corriere dello Sport