Mercoledì 29 novembre è andato in onda lo speciale 'Porta a Porta' sulle vittime di mafia. Sono stati diversi ed importanti gli interventi, che approfondiremo più in la, e sicuramente è altrettanto importante l'aver parlato di mafia in prima serata su Rai1 (argomento ormai abbastanza dimenticato se non per fare show) ma a quale costo? A chi abbiamo dovuto sentire parlare e di cosa?
Per iniziare a capire il flop parlano i numeri: gli spettatori sono stati 966 mila spettatori con il 6% di share, ahimè una grossa delusione dal punto di vista numerico.
immagine presa da Repubblica
Ma non solo: a parlare, pure, Rita Dalla Chiesa, che per carità è figlia del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ma che è passata dalla sponda di Forza Italia, fondata da Marcello Dell'Utri condannato per concorso esterno a cosa nostra, e da Silvio Berlusconi che, giuridicamente parlando, ha pagato e finanziato cosa nostra.
immagine presa da PalermoToday
Poi è stato il turno della premier Giorgia Meloni, che ha rivendicato nuovamente il suo entrare in politica sull'onda emotiva del 19 luglio 1992, giorno della strage di via d'Amelio. Ma con i fatti cosa ha fatto? Tralasciando i numeri, che per carità sono importanti ma non si combattono solo così le mafie, cosa sta facendo e vuole fare il suo governo per la lotta alle mafie? Cosa sta facendo contro giornalisti e magistrati? Ecco: l'ennesimo caso dove si è bravi a predicare ma, nei fatti, si fa tutto il contrario.
foto di Antonino Schilirò
Un altro esempio di parole parole e parole lo è stata la segretaria del PD Elly Schlein: indimenticabile quando questo 19 luglio, in via d'Amelio, si sottrasse a delle domande che le erano state sottoposte da alcuni dei presenti (dopo aver fatto la propria passerella e essersi fatta intervistare proprio sotto l'albero); poi, magicamente, dopo esser scappata si è trovata seduta, a porte chiuse, in un locale lì vicino. chissà…
foto presa da Repubblica
Poi, per ultimo, l'incredibile (pensandoci non troppo visto alcuni “ospiti” ospitati negli anni precedente, sì il riferimento è al figlio di Totò Riina) Mario Mori: si inizia con un filmato d'introduzione da “santo”; poi, per carità, è stato assolto nell'inchiesta 'Trattativa' ma storicamente e moralmente sarà sempre implicato, anche perché lui c'era ed era presente in quei posti in quei momenti, nel maggiori lati oscuri che hanno caratterizzato le bombe del '92 e '92 e gli anni successivi.
Quindi sicuramente si è fatto un passo in avanti, portare in prima serata su Rai1 un argomento del genere, aldilà del flop dal punto di vista numerico. Ma, bisogna ricordare a chi si occupa di programmare il servizio pubblico, che appunto è servizio pubblico e non servizio politico o, peggio ancora, pulizia di facciata…
immagine di copertina presa dal sito della Rai
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2023-12-05 11:30:39
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