L'ultima finanziaria prevede decisioni che incideranno in modo significativo su diritti pensionabili acquisiti. Tutto questo succede per caso? Non credo affatto.
Se mettiamo in ordine diversi passaggi avvenuti negli ultimi 20 anni ci sarà più chiaro il quadro.
Il passaggio da USL ad ASL, aziende sanitarie che devono perseguire il profitto; riduzione dei posti letto per acuti dal 6 per mille al 3 per mille senza creare prima alternative territoriali per vedere se un nuovo sistema potesse funzionare; introduzione del numero chiuso a medicina associato ad un blocco del turnover che ha determinato una carenza drammatica di personale; il definanziamento del SSN dal 7,2% al 6,2% del Pil; il sempre maggiore convenzionato di privati nel SSN.
Questi privati attingono allo stesso fondo che serve per far funzionare il pubblico. Quindi se questi soldi vanno ai privati convenzionati vengono sottratti al pubblico che funziona sempre peggio.
Se osserviamo la situazione attuale i privati convenzionati, in alcuni settori occupano molti più spazi del pubblico e continuano a crescere. Ogni privato mira a fare profitto e spesso le sue scelte non corrispondono ai bisogni reali della popolazione. Attualmente la spesa privata dei cittadini in sanità è arrivata a 43 miliardi di euro e più di 3 milioni di persone rinuncia a curarsi perché non può permetterselo.
Diceva Gino Strada che 30 miliardi del SSN finiscono in profitto e non in assistenza.
L'ultimo attacco, presente nella finanziaria al personale dipendente pubblico, va nella direzione di favorire lo stesso a fuoriuscire dal pubblico. Questa tendenza è già in atto per gli eccessivi carichi di lavoro e per retribuzioni non adeguate.
Quindi è evidente la ratio di questo agire politico più che ventennale di privatizzare il sistema sanitario.
Non esistono aree politiche o forze politiche che realmente si oppongano a questa deriva. Trasversalmente tutte vogliono privatizzare in sistema con un diverso grado di intensità.
Solo degli stati generali per rifondare una sanità pubblica universalistica potrebbero fermare la deriva ma non si intravede una vera volontà politica per perseguire questa strada.
L.P.
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2023-12-08 19:11:04
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