Antonello Montante, il paladino dell’antimafia è caduto. Rovinosamente. La condanna in secondo grado, con gli otto anni di carcere (pena ridotta rispetto a quella di primo grado) certifica che il soggetto non era affatto uno stinco di santo. Ma come tale è stato trattato per tanto tempo. Per troppi anni. I famosi “corsi e ricorsi” non hanno insegnato un cazzo.
Ma perché ci hanno messo quasi due anni per le motivazioni? I misteri, nel Paese più misterioso del mondo, non finiscono mai.
Quanti si facevano fotografare con il Montante? Quanti telefonavano al Montante? Quanti ubbidivano al Montante? Quante carriere sono spiccate grazie al Montante? Era amico di tanti soggetti: dalla politica all’imprenditoria, dai funzionari statali ed istituzionali ai tanti giornalisti (prezzolati e indegni). Senza dimenticare i vertici di Confindustria. Tutti lo cercavano, tutti lo volevano, tutti lo amavano. Ed ora dove è finita tutta questa gentaglia? Tutti muti, tutti zitti.
Ma dove cazzo siete?
Cosa avete da nascondere?
Ci sono le sentenze, ci sono le intercettazioni telefoniche. Le ordinanze. Ci sono i documenti che provano il vostro coinvolgimento. Ma voi, tutti voi, avete la faccia come il culo. Anzi peggio. Il deretano è molto meglio delle vostre anime putride.
Arrivisti, speculatori, pericolosi soggetti individualisti.
Con la brutta fine del Montante – indipendentemente dalla sua “reazione” (sempre legata ai “piccioli”) cosa è cambiato?
Nulla. Càlati juncu ca passa la china. Ma quanti giunchi si sono piegati per far passare la piena in questo Paese orribilmente sporco? Il paladino, “eletto” scientificamente (e quanti ce ne sono ancora in circolazione), era stato scelto come testa di legno. Ma non solo di legno. Caduto il Montante chi ha preso il suo posto? Chi mantiene il Sistema? Chi decide le sorti di questo Paese? Chi protegge questo Sistema?
Antonelluccio ma perchè non la scuoti un po’ questa Nazione: racconta, parla dei legami, dei tuoi amici che hanno pensato alla propria carriera. Ai cazzi loro.
Raccontaci la tua verità. Fai tremare i loro polsi. Ti hanno messo al gabbio: non vuoi proprio prenderti qualche soddisfazione? Oggi, i tuoi vecchi amici, ti schifano. Reagisci, cazzo!
Una richiesta utopica, per diverse ragioni: per la vigliaccheria del soggetto, per la protezione dei propri beni e per la paura di fare una brutta fine. Anche di queste storie è piena la storia della nostra Nazione.
Però una cosa si può fare. Informare l’opinione pubblica delle vostre schifezze, nonostante le prescrizioni, il silenzio mediatico e un Sistema che non condanna sé stesso. E nonostante il vostro atteggiamento: i nodi arrivano sempre al pettine. Ora potete arrampicarvi per qualche incarico, per qualche elezione. Non avrete scampo. Cadrete come è caduto lui. Rovinosamente.
I fatti devono essere portati alla luce. Voi cercate di far dimenticare, voi volete il silenzio? Noi no, non siamo d’accordo. Servirà a poco? A noi non interessa. Le carte ci sono, non solo le motivazioni di primo e di secondo grado. Cominceremo dall’inizio. Giorno per giorno. Per tanti giorni. Per mesi, per anni. Per offrire semplicemente il quadro della situazione. Ognuno è libero di farsi una opinione.
Noi non siamo prezzolati. Poco egregi Montanti di turno noi non siamo in vendita. E sapete perché? Semplicemente perché non abbiamo un prezzo. Siamo completamente diversi da voi. Liberi, squattrinati ma senza peli sulla lingua.
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2023-12-14 11:01:28
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