“Perché tante stragi e delitti in Italia rimangono impuniti? La ricerca della verità è un percorso a ostacoli e in troppi casi, prima ancora di cercare i colpevoli, si è messa in dubbio la credibilità di chi accusava.
È accaduto a Giovanni Falcone quando si disse che la bomba dell’Addaura l’aveva piazzata lui stesso e a Paolo Borsellino la cui agenda rossa, misteriosamente scomparsa, sarebbe stata un «parasole». Don Diana? «Era un camorrista.» Peppino Impastato? «Un terrorista.» La lista dei nomi infangati per distrarre l’attenzione dai delitti è lunga. E la strategia ha un preciso nome in gergo, «mascariamento».
Per comprenderne i drammatici effetti, Paolo Borrometi ci accompagna in un viaggio nella storia d’Italia in cui denuncia i traditori, i criminali che mirano a creare confusione nel Paese per raggiungere i propri interessi illegittimi. A discapito della verità. Un reportage giornalistico tra anomalie, depistaggi e buchi neri che parte dallo sbarco degli americani in Sicilia nel 1943 per arrivare ai giorni nostri, passando per le bombe degli anni Settanta e la strategia della tensione: da Portella della Ginestra a via Fani, dall’Italicus al Rapido 904, da Bologna a Capaci e Via d’Amelio, fino all’arresto del latitante Matteo Messina Denaro.Una storia, alternativa e potente, del lato oscuro del Paese.”
– è questa la descrizione del libro che viene fatta dalla casa editrice Solferino.
immagine presa dal web
Durante l'incontro sono intervenuti:
- Giuseppe Castronovo (libraio, titolare della libreria Tante storie di Palermo),
- Salvo Palazzolo (giornalista de La Repubblica),
- Paolo Borrometi (condirettore dell'Agenzia Giornalistica Italia),
- Ismaele La Vardera (deputato all'Assemblea Regionale Siciliana, vice presidente Commissione Antimafia Siciliana),
- Antonio Scaglione (già vice presidente del Consiglio della magistratura militare),
- Vincenzo Agostino (padre di Nino Agostino agente di Polizia ucciso nel 1989).
“I traditori sono purtroppo tanti, troppi. Come voi di ANTIMAFIADuemila ci raccontate ogni giorno e permettetemi di ringraziarvi per ciò che fate. Sono coloro i quali indossano una divisa e hanno tradito; sono le persone che si girano dall'altro lato; sono quelli della borghesia di cui abbiamo parlato stasera che nei fatti copre i mafiosi; sono però anche tutti colori i quali lasciano da soli persone come grandi magistrati, come Nino Di Matteo, e li lasciano da soli isolandoli e rendendosi complici; sono coloro i quali continuano a mascariare la verità e a nascondere il sole con un dito cercando di far comprendere che in questo Paese non c'è stata una trattativa che invece, purtroppo, c'è stata e ha dei responsabili che noi storicamente e giornalisticamente dobbiamo continuare a raccontare.”
– risponde così Paolo Borrometi alla domanda “Chi sono per te i traditori?” fatta dal giornalista di ANTIMAFIADuemila Karim El Sadi.
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2023-12-19 19:06:39
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