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I sottoscritti cittadini di Rozzano, chiedono che venga rivisto e ridiscusso il progetto di ABBATTIMENTO del bene confiscato alla mafia di via Molise 5.
Premesso che:
– l’immobile in oggetto è parte del patrimonio del Comune di Rozzano dal 2008 e dal 2018 è oggetto di un Patto di Collaborazione con il Comitato Molise 5 e l’Ass. Circola. Ad oggi esso rappresenta l’UNICO SIMBOLO DELLA LOTTA ALLA MAFIA A ROZZANO.
– Dal 2018 ad oggi la villa di via Molise ha ospitato circa 3000 persone tra ragazzi, bambini, docenti, famiglie, gruppi ed associazioni per attività di educazione alla legalità e non solo.
– in data 30 maggio 2023 la Giunta Comunale approva un progetto per abbattere e ricostruire l’immobile nell’ambito dei progetti del PNRR, per realizzare 2 progetti di tipo sociale, - Housing first, rivolto a persone gravemente svantaggiate ovvero senza fissa dimora con problemi di salute mentale e/o dipendenze, – Centro servizi per il contrasto alle povertà – con l’intento di creare un punto unitario di accoglienza, accesso e fornitura di servizi, ben riconoscibile a livello territoriale dalle persone in condizioni di bisogno per un costo totale stimato di 1 milione e 800 mila euro
Il Progetto è deliberato in prima battuta alla unanimità in Consiglio Comunale il 19 giugno 2023 anche in virtù di un esplicito parere favorevole ricevuto dell’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati.
A seguito dell’Accesso agli Atti e dell’Assemblea pubblica del 23 settembre 2023 che ha denunciato la forte carenza di comunicazione e il mancato coinvolgimento dei soggetti firmatari del Patto di Collaborazione, come pure l’esplicita l’assenza di un parere formale espresso dall’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati, in data 26 settembre 2023 in sede di delibera del Consiglio Comunale veniva meno l’approvazione all’ unanimità registrata in prima istanza.
– In data 23 novembre 2023 , giunge il parere favorevole dell’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati privo di ogni significativa valutazione che tenga conto, anche solo minimamente, del riconosciuto valore culturale che il Bene Confiscato ha rappresentato per la comunità di Rozzano ed in particolare per le giovani generazioni.
Considerato che:
– Non è ancora nota una stima dei costi necessari per ristrutturare l’immobile e renderlo adeguato ad ospitare il servizio per cui è stato destinato
– Non sono stati presi in considerazione spazi dismessi o sottoutilizzati alternativi ad ospitare il servizio quali a titolo esemplificativo: l’ex capolinea del tram 15, la stecca di negozi Mq 800x 12luci proprietà aler, casa del custode via delle primule / via gladioli Casa delle associazioni primo piano, Casone di villalta via carducci 2
– Non è stata coinvolta la cittadinanza del quartiere né i soggetti firmatari del Patto di Collaborazione prima di decidere la destinazione d’uso definitiva e l’abbattimento dell’immobile in oggetto
– non è stata fornita alcuna garanzia rispetto alla preservazione di un SIMBOLO collettivamente riconosciuto come emblema dell’Antimafia sociale e della cultura della memoria e delle legalità.
Tutto ciò premesso:
SI CHIEDE AL SINDACO/ ALLA GIUNTA
a. DI NON ABBATTERE IL BENE CONFISCATO ALLA MAFIA DI VIA MOLISE 5
b. DI COINVOLGERE I CITTADINI E IL COMITATO MOLISE 5 NEL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE E DESTINAZIONE DEFINITIVA DELL’IMMOBILE
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2023-12-28 07:35:04
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