Anno nuovo, politica vecchia. Anzi, vecchissima!
Riporto solo alcuni titoli e alcuni nomi.
– Lo sparo a Capodanno del deputato Pozzolo: un gesto "indifendibile".
– Appalti e nomine ANAS: il solito Denis Verdini, suo figlio Tommaso, l'ex deputato ed europarlamentare Vito Bonsignore, faccendieri, imprenditori e funzionari di vario genere.
Tutti nel "cerchio magico" di Salvini che, udite udite, minaccia querele.
– In Sicilia tiene banco la guerra per il servizio idrico: "acqua torbida" titola un quotidiano.
È in gioco la gestione di un'attività che vale 10 miliardi.
Imprenditori privati e consorzi a capitale pubblico, politici di antico e nuovo conio tutti a "singolar tenzone". Bastano solo alcuni nomi: Renato Schifani, Raffaele Lombardo, Fabio Mancuso, Pino Firrarello, Fabio Fatuzzo, Enrico Trantino, Nicola D'Agostino, Marco Falcone, Luca Sammartino, ed altri ancora, più un certo numero di sindaci sparsi e variamente dislocati.
Conosco il loro modo di fare politica, e fatico a individuare come prevalente l'interesse pubblico.
Immagino, per un attimo, che il pessimo ceto politico di questo Paese, da Nord a Sud, abbia alloggio all'interno di un'unica struttura abitativa.
Il Sommo Poeta mi suggerisce una scritta, assolutamente appropriata, da porre sul frontone esterno.
"Per me si va nella città dolente, per me nell'eterno dolore, per me si va tra la perduta gente."
" Lasciate ogni speranza oh voi che entrate!"
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2024-01-06 13:00:52
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