Jannik Sinner ce l’ha fatta, è riuscito a battere il numero uno al mondo e approda per la prima volta in una finale di un Grande Slam. Per capire la grandezza dell’impresa compiuta, basti pensare che Djokovic non aveva mai perso una semifinale a Melbourne in carriera e non perdeva un incontro dal 2018 in terra australiana.
Un 3-1 senza storia, un match gestito perfettamente da Sinner con mezzi e consapevolezze che continuano a crescere a dismisura.
I primi due set sono stati vinti in scioltezza 6-1 6-2, facendo pregustare già un clamoroso 3-0 finale. Ma Djokovic non è uno che molla così facilmente e riuscendo ad annullare un match point al fuoriclasse italiano, riesce a vincere il terzo set al tie-break 7-6.
Nonostante il primo passo verso la rimonta, Djokovic non è in grado di tenere un avversario così straripante e nel quarto set, Sinner chiude la contesa con un 6-3 perentorio.
Sinner doveva alzare ulteriormente il proprio livello e ci è riuscito, perché se nel finale della scorsa stagione è riuscito a sconfiggere Djokovic per ben due volte, tra fase a gironi delle Finals e finale di Coppa Davis, adesso dover battere Djokovic per la seconda volta consecutiva, si annunciava davvero complicato.
Memore della finale di Torino, quando Djokovic con molta decisione ha sfoggiato un tennis intenso e veloce andando col dritto, con colpi che partivano dal fondo e costringevano Sinner a non poter variare il suo gioco, l’atleta italiano è riuscito ad impostare una partita aggressiva e pure offensiva come già fatto in Coppa Davis, nella sfida che lui stesso ha definito la migliore partita dell'anno.
Tutte le trappole sono state evitate:
- ha impedito al serbo di guidare gli scambi dal fondo e di conseguenza di trovare le due angolazioni migliori. Missione compiuta, utilizzando il dritto che tanto è indigesto all’avversario.
- Ha migliorato le percentuali al servizio, al momento l’unica nota stonata della sua cavalcata perfetta, riuscendo a cambiare con frequenza la direzione contro il miglior ricevitore al mondo.
- È riuscito inoltre a rimanere lucido e solido mentalmente sia davanti al match point annullato, che alle diatribe tra gli spettatori e Djokovic, abile in queste concitate situazioni a trarre sempre vantaggio.
Grazie a tutti questi ingredienti è arrivata la prima finale in un Grande Slam, con 18 set vinti e uno perso in questo memorabile cammino. Ha sconfitto per tre volte in due mesi il numero uno al mondo. Sinner sta dimostrando di essere il talento più straordinario e incredibile che attualmente lo sport italiano stia facendo vedere al mondo.
Domenica tutti i riflettori saranno puntati su di lui e su quella che ipoteticamente potrebbe essere una giornata da incorniciare in tutti i sensi. Ma non diciamolo ancora troppo forte, continuiamo a sognare!
immagine di copertine presa da La Repubblica
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2024-01-26 15:27:16
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