“Io ricordo a chi ha scritto e ha firmato quelle archiviazioni (ne abbiamo parlato qui) che la mafia barcellonese è capace di ben altro, non solo di modificare delle armi. La mafia barcellonese, se chi ha firmato quell’archiviazione se lo fosse scordato, è stata quella mafia che ha fornito il telecomando utilizzato nella strage di Capaci e lo ha recapitato direttamente a San Giuseppe Jato.
Quindi qui o qualcuno si sveglia o qualcuno preferisce continuare a dormire perché i suoi sogni beati coprono qualcun altro. Di certo quello che si prospetta, per quanto riguarda la mia famiglia e il nostro avvocato, è l’ennesima presa in giro. Noi non abbiamo sicuramente l’identikit delle vittime perché non ci siamo mai trincerati dietro il dolore, siamo sempre ripartiti, abbiamo accusato il colpo come accade alle persone normali però abbiamo promesso guerra e così sarà perché mio padre ha il diritto sacrosanto di essere rispettato e ha il diritto sacrosanto che tutta la verità venga fuori.
Perché a noi che in carcere ci sia Giuseppe Gullotti che è il capo-mandamento, che è colui il quale ha autorizzato il delitto e a cui si sono appoggiati i vari clan, io ricordo che quando cosa nostra barcellonese si incontrò con cosa nostra palermitana per chiedergli di fornire il killer per uccidere mio padre cosa nostra palermitana rispose ai barcellonesi ‘voi siete pazzi.
Vi state rendendo conto di quello che sta succedendo in questi mesi (strage di Capaci e via d’Amelio e tutto quello che poi succederà) e voi volete continuare ad alzare il livello dell’attenzione uccidendo un giornalista. ”
afferma così Sonia Alfano.
Con Sonia Alfano, nell’intervista fatta con la rubrica “Informazione Antimafia”, abbiamo parlato di altro, della figura del padre, dei killer e su ciò che manca per scoprire la verità su questo delitto. Inoltre abbiamo parlato della sua esperienza nel Parlamento Europeo e di una eventuale sua candidatura per le elezioni europee di giugno 2024.
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