Finita la partita di San Siro, tutti hanno avuto la stessa sensazione. L’Inter è la squadra più forte del campionato, ogni dubbio è stato tolto dopo l’1-0 inflitto ai bianconeri. Qualcosa da ridire su Vlahovic, che nel primo tempo ha sprecato un bellissimo contropiede, e che ha dato l’impressione di non essere molto lucido e abbastanza teso, con troppa foga, tanto da risultare incompiuto.
Stesso discorso per Gatti, che con la sua deviazione ha indirizzato la partita a favore dell’Inter, una deviazione sfortunata in una carambola dentro l’area juventina. Un altro da menzionare è Szczęsny:
il migliore della Juve compiendo tanti interventi decisivi, come quello su Arnautovic, trafitto solamente dalla deviazione sopracitata. Proprio la prestazione del portiere bianconero, è la fotografia di questo scontro diretto.
Racconta la superiorità, magari non netta, dell’Inter e da vita ad un nuovo scenario della corsa-scudetto, quella che vede l’Inter meritatamente avanti.
L’Inter è riuscita a prendere il controllo della sfida sin dall’inizio dimostrando più forza e più consapevolezza dei propri mezzi. La Juve è stata la stessa aspettando gli avversari in modo composto e ordinato, riuscendo a costruire tre azioni pericolose in ripartenza.
La stessa Juve che è arrivata ad inizio febbraio a giocarsi una partita così importante da seconda in classifica. Ma quello che ha lasciato di più questa partita è la forza dell’Inter, nonostante il goal fatto in un modo rocambolesco. Il fatto che un braccetto di difesa come Pavard era così in avanti ad attaccare l’area avversaria, la dice lunga sui meccanismi e i movimenti così perfetti che Inzaghi ha fatto acquisire ai suoi ragazzi:
aperture cercando sempre l’ampiezza in fase di possesso, accorciare il campo per permettere di recuperare subito il pallone, giocatori sempre pronti ad interscambiare la propria posizione, saper occupare gli spazi.
Proprio con questo calcio così variegato, efficace ed imprevedibile, che l’Inter ha creato almeno tre chiare occasioni da goal, controllando poi la partita quando le energie si sono ridotte. Riuscendo pure ad assorbire i cambi sugli esterni fatti da Inzaghi, cosa nettamente migliorata rispetto alla stagione precedente.
Analizzando questo incontro, si può dire apertamente che la Juve deve dare ancora qualcosa in più per poter competere alla pari con questa Inter. La squadra di Allegri non ha di certo colpe, la stessa cosa vale pure per gli altri avversari:
la squadra nerazzurra è all’apice del suo progetto cominciato quasi tre anni fa, una maturazione raggiunta sotto ogni punto di vista.
Adesso tocca alle inseguitrici alzare il proprio livello per provare a fermare la corazzata nerazzurra, sempre se sia possibile.
immagine di copertina presa dalla Gazzetta dello Sport
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2024-02-07 13:18:00
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