Una bellissima illusione.
Così si può riassumere la cavalcata della Juve di Allegri. Mai come fino a poche settimane fa questa illusione si stava trasformando in concretezza, ma proprio sul più bello Allegri e la sua banda sono stati respinti e riportati alla realtà. Dentro un’illusione c'è la speranza, il desiderio di stare davanti a tutti, la convinzione di raggiungere l’obiettivo. Questo è quello che coltiva chi magari realisticamente non ha gli strumenti per competere. Da non fraintendere questa considerazione, la Juventus è per sua stessa consapevolezza un club che sente la vittoria come slogan costante nel suo DNA. Tra questa consapevolezza e i fatti ci sono, ovviamente, la realtà e gli avversari. Questi possono essere più forti sia nell’organico e più avanti nel percorso di crescita come squadra.
La sconfitta con l’Udinese, nasce principalmente da un calo fisico e mentale avuti dopo il pareggio con l’Empoli. È mancata quella risorsa in più per mantenere il passo incredibile degli ultimi quattro mesi. Anche l’Inter contro la Roma è stata rimontata andando sotto nel punteggio, ma la sensazione che la partita si potesse ribaltare era sempre viva. Invece una squadra come la Juve, con alcuni giocatori imprescindibili, altri da mettere in panchina, altri ancora non all’altezza, si è svegliata bruscamente dal sogno scudetto.
I rivali nerazzurri, d’altro canto, con la loro solidità e forza hanno ribadito chi merita la vetta della classifica, passando da tre vittorie fondamentali contro Fiorentina, Juventus e Roma.
Il campionato dei bianconeri non termina certamente adesso, ma il distacco ora dice -7 con una partita in più e ora bisogna interrogarsi sulle prospettive future da seguire. Sicuramente tornare in Champions è una prerogativa nell’immediato, ma non può bastare solo questo nel medio-lungo periodo. In queste riflessioni va considerata pure la posizione di mister Allegri, che sul realismo ha fondato la sua carriera.
Qualsiasi strada si scelga di percorrere, dovrà essere il primo a remare nella stessa direzione con la certezza di chi vuole lasciare un segno indelebile per un’altra volta, anche perché le cose incompiute hanno portato sempre a distruzioni e nuovi percorsi da intraprendere. Più dolorosi e pesanti che mai.
immagine di copertina presa da Sky Sport
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2024-02-13 16:00:00
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