Cerchiamo per un attimo di individuare le ragioni profonde delle trasformazioni della società da dopo la seconda guerra mondiale fino ai nostri giorni.
Keynes è stato il protagonista, nel dopoguerra, di scelte economiche che hanno determinato una maggiore distribuzione di ricchezza nell'Occidente e la possibilità di maggiore democrazia. Ha immaginato lo Stato come elemento intermedio per stimolare produttività e consumo.
In pratica Keynes ha permesso di uscire dalla crisi strutturale del 1929, indirizzando in un certo modo la ricostruzione post bellica e salvando un capitalismo in crisi.
È risultato quasi automatico che la necessità di distribuire ricchezza per permettere di acquistare i beni prodotti, abbia cambiato la società in una direzione di maggiore democrazia e partecipazione della gente. Forse il 68 è stato il passaggio da un vecchio mondo a quello nuovo perché erano cambiati proprio i termini della distribuzione della ricchezza.
Nel 1973 scoppiò una crisi importante di sistema ricollegata al petrolio ed ai paesi produttori di petrolio.
È di quegli anni lo studio prodotto dal MIT, commissionato dal club di Roma, circa la possibilità di poter continuare con il modello di economia in crescita perpetua. La studio dell'MIT concluse che una crescita continua non era possibile all'infinito per i limiti del sistema Terra.
Per superare la crisi del 1973 e mantenere una economia in costante crescita, si annullarono i patti di Bretton Woods e si liberalizzarono i movimenti dei capitali che andarono a cercare i siti a più basso costo di materie prime e del lavoro. Inoltre si favorì la finanziarizzazione dell'economia producendo denaro dal denaro. Per ogni dollaro che deriva dalla produzione di beni, ce ne sono 12 che provengono dal mercato della produzione di denaro dal denaro e così si mantiene il sistema in costante crescita.
In questo modo non si distribuisce più ricchezza, che viene concentrata in poche mani, e si destruttura progressivamente la democrazia che serviva proprio a favorire la distribuzione della ricchezza.
Ciò spiega perché è sempre maggiore la tendenza alle organizzazioni oligarchiche degli Stati.
Tuttavia questa trasformazione dal keynesismo al neoliberismo non riesce a dare risposte alle problematiche ecologiche derivanti dallo sfruttamento del sistema Terra e alla problematica. demografica.
Le tensioni attuali a livello mondiale dipendono probabilmente da questa crisi del sistema economico che si sta incartando in un neoliberismo in profonda decadenza.
La mancata capacità di sviluppare sistemi economici alternativi al neoliberismo e che mettano al centro il mantenimento dell'equilibrio del sistema Terra, può essere la vera causa della crisi attuale di sistema.
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2024-05-04 09:29:06
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