La storia narrata sfocia nella ironica e alquanto intelligente storia di un pappagallo di nome Totò, poi soprannominato Pennablù che diventa il protagonista indiretto del mondo camorristico e che non conosce la libertà come dirà “Io, a dire il vero, non ho mai riflettuto più di tanto sulla libertà, ero felice nella mia voliera extralusso”.
Totò è un’ara blu, un pappagallo amazzonico di grande valore che arriva a Napoli nella casa di don Ciro, un boss di camorra. Pennablù diventa così compagno fedele del boss camorrista, interagisce con le tensioni e le acrobazie della malavita che accompagnano i giorni del boss e del suo clan.
Una prigione dorata, per Totò, l’unica condizione che conoscesse ed apprezzasse.
Il suo punto di vista diventa il punto di vista di Don Ciro perché immerso nelle sue vicende, nella sua vita pericolosamente avvincente e spregiudicata, come anche nella sua vita familiare di cui ricava un quadro tipicamente orientato all’asservimento delle leggi malavitose e regolata da esso in tutte le sue sfumature.
“Era bastato che don Ciro mi portasse in giro con sé sulla spalla, come un’eroe, un condottiero, per ricevere l’ovazione del popolo.
Lui una volta a casa aveva tenuto a spiegarmi che per essere amati, bisogna essere temuti, e che buoni a questo mondo non si può essere, perché si passa per fessi. Lo ammetto, come teoria mi era sembrata da subito un po’ controversa, ma non avevo osato contraddirlo, m’ero fidato di lui, senza fermarmi troppo a domandarmi se allora io fossi io il fesso, perché in verità ho sempre creduto d’esser buono”.
L’arte della scrittura di Lorenzo Marone che invita a riflettere, con l’approccio ironico alla ricerca della consapevolezza di vivere in un mondo intessuto di prigioni sociali ed etiche, dove c’è posto per la malavita accompagnata dalla parvenza di normalità ed onestà.
Lorenzo Marone (Napoli, 1974) debutta con Daria (La Gru, 2012), poi ha pubblicato La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015), 18 edizioni in Italia, Premio Stresa 2015, Premio Scrivere per amore 2015, Premio Caffè Corretto – Città di Cave 2016, che ha ispirato un film, La tenerezza, con regia di Gianni Amelio; La tristezza ha il sonno leggero (Longanesi, 2016), Premio Città di Como 2016, dal quale è stato liberamente tratto l'omonimo film; Magari domani resto (Feltrinelli, 2017), 8 edizioni, Premio Selezione Bancarella 2017; Un ragazzo normale (Feltrinelli 2018), Premio Giancarlo Siani; la raccolta Cara Napoli (Feltrinelli, 2018), due edizioni; Tutto sarà perfetto (Feltrinelli 2019); La donna degli alberi (Feltrinelli 2020), Premio Prata. Per Einaudi nel 2020 ha pubblicato il saggio Inventario di un cuore in allarme, e nel 2021 ha pubblicato il racconto Il bosco di là all'interno della collana "Il bosco degli scrittori" di Aboca Edizioni. Nel 2022 ha pubblicato per Einaudi "Le madri non dormono mai", che ha vinto il Premio nazionale letterario Pisa e il Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante 2023.
È tradotto in 17 paesi, ha una rubrica domenicale (I Granelli) su 'La Repubblica di Napoli', e collabora con 'Tuttolibri de La Stampa'.
Dal 2018 è direttore artistico della fiera del libro di Napoli "Ricomincio dai libri".
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2024-07-05 15:48:10
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