A far scoppiare il caso è stato il colloquio privato avuto tra Natoli nei mesi scorsi, quando ancora faceva parte della sezione disciplinare, con la giudice catanese Maria Fascetto Sivillo, sottoposta a un procedimento disciplinare, e la sua intromissione nel fermare la guida della Procura della Repubblica di Catania all'attuale procuratore aggiunto Sebastiano Ardiata, normale successore al posto di Zuccaro. Il 17 lugio scorso si era dimessa dal suo ruolo ma non dal plenum.
“Sono interessata al caso perché sono amica degli amici”
veniva rivelato questo tramite un audio.
"Mi ritrovo a subire un procedimento sommario, sulla base di una chiavetta Usb, da parte della procura di Roma. Stigmatizzo fortemente il comportamento della procura di Roma, io voglio rispondere ma voglio che vengano rispettati i termini previsti dal codice di procedura penale. Non accetto un processo sommario. Ho la coscienza a posto, non ho mai piegato la funzione mi ha eletto il Parlamento in seduta comune e ho il dovere di rispondere a chi mi ha eletto. Accetto e rispetto qualsiasi provvedimento ma nessuno potrà impedirmi di impugnarlo.La sospensione è un pericoloso precedente: basta che una procura iscriva chiunque tra voi nel registro degli indagati per vedervi sospesi.
E quale è, quindi, l'indipendenza e l'autonomia del Consiglio? Troppo fango su di me che pero' non mi ha scalfita, sono troppo onesta."
ha affermato durante il plenum del CSM Rosanna Natoli
Un chiaro riferimento è stato alla puntata di Report che ha messo in evidenza la sua vicinanza con il Presidente del Senato Ignazio La Russa:
"Finché i giornali scriveranno che una donna viene eletta non per meriti ma per l'amicizia con un uomo, allora ogni 8 marzo di quale tetto di cristallo parliamo? C’è un muro di gomma sulle donne".
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2024-09-17 12:59:08
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