Il 2024 del tennis italiano non poteva che concludersi in bellezza, con l’ennesima vittoria in Coppa Davis, bissando il trionfo dell’anno scorso.
Il successo decisivo porta la firma di Jannik Sinner, che in un’ora e mezza riesce a sconfiggere in due set l’olandese Tallon Griekspoor con il punteggio di 7-6 6-2.
Nel primo set dopo un inizio abbastanza soft, due incertezze delll’altoatesino danno l’opportunità del break all’avversario. Nonostante tutto, Sinner rimane ugualmente in partita e anche l’olandese dimostra di essere in palla e determinato a giocarsela. Il 4-3 in neanche mezz’ora di gioco, dimostra quanto sia stato scorrevole il match. Continuando sempre sulla stessa inerzia si arriva al tie-break, dove Sinner ha vita facile e riesce a vincere per 7-2. Primo set che si chiude sul 7-6.
Nel secondo set, l’olandese rimane in gioco solo nei primissimi game per poi cedere ai colpi del numero uno al mondo. Quando Sinner mette la marcia in più è durissima per chiunque tenere dal punto di vista fisico il ritmo incessante che viene impresso. Sul 5-2 con il parziale di 40-0, Sinner spreca tre match point, prima di chiudere definitivamente i conti al quarto tentativo con un servizio sull’esterno.
Con la conquista del primo set, Sinner ha raggiunto un primato incredibile: è il secondo tennista di sempre dopo Federer nel 2005, ad aver vinto almeno un set in ogni sfida giocata nell’arco della stagione. In ambito femminile soltanto Serena Williams c’è riuscita nel 2013.
Nel post partita Sinner si è intrattenuto ai microfoni di Rai Sport:
Vuol dire tanto per tutti noi di vincere questo trofeo. Sono arrivato qua perché volevo partecipare e difendere questo titolo, e ci siamo riusciti. Tutta la squadra ha dato più del 100%, è una vittoria che non era affatto scontata. Siamo contenti di essere nuovamente in questa posizione, naturalmente è una bella sensazione terminare la stagione con una gioia del genere vincendo la Coppa Davis.
Questa stagione tennistica verrà ricordata per una delle più belle annate di sempre, come mai accaduto prima.
Un pensiero a Matteo Berrettini che dopo tanta sofferenza e l’etichetta del giocatore “finito” si è preso la sua rivincita, a Lorenzo Musetti che subendo la pressione non è andato secondo le aspettative, ma che ci ha regalato una bellissima medaglia a Parigi alle Olimpiadi, a Filippo Volandri che ha diretto perfettamente tutto il gruppo.
Godiamoci questa grandezza ottenuta, il riscatto del nostro movimento è arrivato alla sua consacrazione.
Immagine di copertina creata con IA da Gabriele Galvagno
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