Non poteva esserci domenica migliore per l’Italia dello sport, grazie all’impresa di Jannik Sinner agli Australian Open.
Un trionfo voluto, cercato e pure sofferto, visti i primi due set dominati da Medvedev, che stavano pregiudicando l’esito del match. I due rivali a questa finale si sono presentati con caratteristiche simili:
molto forti in ricezione quando rispondono alla battuta, abili nel servizio, anche se il russo è più continuo nel farlo e infatti lo usa parecchio come punto di forza nei momenti difficili di un incontro, entrambi amano usare il rovescio da sinistra verso destra, tecnica con cui mostrano una grande varietà di colpi efficaci.
La differenza sostanziale tra i due sta nei posizionamenti in risposta:
Medvedev ama stare più distante dalla linea di fondo sfruttando le sue lunghe leve e la sua abilità difensiva, mentre Sinner ama stare più vicino alla linea, mostrando un gioco più aggressivo per mettere in difficoltà il battitore di turno quando la palla gli ritorna nuovamente.
Nella finale di Melbourne si è assistito ad uno stravolgimento tattico:
Medvedev nei primi due set, gioca di risposta posizionandosi più vicino alla linea e riesce ad incartare il gioco di Sinner, mandando in confusione il talento azzurro. Il russo, reduce da incontri lunghi e logoranti nel torneo, vuole risolvere più velocemente la partita in tre set.
immagine presa dal Corriere della Sera
Durante il secondo set, con il russo avanti 5-1, il coach dell’azzurro Vagnozzi suggerisce un cambio di strategia: posizionarsi un po' più indietro dalla linea in ricezione usando colpi con velocità e angolazioni differenti. Questo è il preludio della rinascita, con Sinner che acquisisce più consapevolezza dei propri mezzi e mette in discesa la sfida, con Medvedev tramortito. Ha ridimensionato il proprio avversario, aumentando l’intensità e mettendolo nella situazione di essere lui a dover resistere ai colpi da fondo campo. Dove chiunque avrebbe mollato, lui si è limitato a stringere il pugno cercando lo sguardo del suo staff. Così facendo il muro russo è stato annientato, uscendo sfinito da questa lunga maratona. Il sogno è diventato realtà, lasciandosi cadere sul cemento australiano, mentre in tribuna e in Italia è scoppiata la festa.
A fine partita Sinner vince nuovamente, ecco le sue parole:
"Grazie a tutti quelli che mi stanno seguendo da casa, soprattutto la mia famiglia. Vorrei che tutti quanti avessero i miei genitori, perché mi hanno sempre permesso di scegliere anche quando ero giovane decidevo io. Non mi hanno mai messo sotto pressione anche quando facevo altri sport. Auguro a tutti i bambini di avere quella libertà che ho avuto io, non ho molto altro da dire".
Con questo fantastico successo è riuscito a riportare uno Slam in Italia dopo 48 anni, gli stessi che ci sono voluti due mesi fa per trionfare in Coppa Davis. Due vittorie uniche che non si vedevano da tanto, troppo tempo. Sinner nonostante le critiche, lo scetticismo di molti, ha lavorato senza sosta sulla tecnica, sul corpo e sulla tenuta mentale, ottenendo risultati incredibili negli ultimi 6 mesi:
- Vittoria Master 1000 Canada, battendo in finale De Minaur.
- Vittoria Pechino ATP 500, battendo prima Alcaraz e poi Medvedev.
- Vittoria ATP 500 a Vienna, con Medvedev sconfitto in finale.
- Secondo posto alle ATP Finals, battendo Djokovic, Rune, Taitsipas e Medvedev, perdendo la finale contro Djokovic.
- Vittoria in Coppa Davis, eliminando la Serbia e vincendo la finale contro l’Australia.
- Vittoria agli Australian Open, battendo Rublev, Djokovic e Medvedev.
Risultati straordinari, se si pensa che sono arrivati contro i migliori tennisti al mondo. Tutto questo rispettando i valori, i suoi avversari, i suoi tifosi, il suo team e la famiglia. Adesso le aspettative aumentano e i riflettori si accendono, ma continuando a crescere in questo modo, la scena sarà tutta sua. Tutti gli appassionati di tennis e di sport ricorderanno a lungo questa domenica invernale.
Il cielo è azzurro sopra Melbourne.
immagine di copertina presa dai social di Sinner
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2024-01-30 14:58:10
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