Don Fortunato Di Noto, insieme ad altre 15 persone, è stato premiato come ‘Testimone del nostro Tempo‘ nella III Edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo con la seguente motivazione:
Sacerdote siciliano, fondatore e Presidente dell’Associazione Meter Onlus. Pioniere nella lotta contro la pedofilia e la pedopornografia. Perseguitato, isolato, attaccato per tanti anni da coloro che considerano i pedo-crimini qualcosa di irrilevante. Quotidianamente affronta “l’inferno della pedofilia per tentare di salvare qualche bambino dalle grinfie bastarde delle violenze”, come ha scritto don Marco Pozza. Meter documenta e denuncia abusi raccapriccianti di ogni tipo, anche contro i neonati. Un impegno coraggioso e straordinario che raccontiamo su WordNews.it.
Don Fortunato Di Noto, sacerdote siciliano, fondatore e Presidente dell’Associazione Meter Onlus . Qual è la sua impressione su questa III Edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo svolta a Cittanova?
E’ stata una giornata, ma continua nel ricordo e nella personale preghiera, dove ci siamo chinati al dolore, alla sofferenza provocata dal male, dalla sua iniquità ma che ha trovato non la rassegnazione ma la speranza. Mi sento di dire, anche se non si è tutti credenti in Gesù Cristo e non appartenenti alla Comunità dei credenti in Lui, di aver percepito una comunità di ‘martiri’, di ’testimoni’ per la Giustizia che non rivendica vendetta, ma che genera germogli di vita buona, bella vera.
Si è parlato di legalità, di lotta alle mafie ma anche di diritti civili di violenza e pedopornografia. Quanto sono importanti questi argomenti da trattare con le scuole?
Dobbiamo parlare di bellezza che soffoca e distrugge la bruttezza. Testimoniare che non è vero che la vita, che poi è non vita, si nutre di rassegnazione, di fili spinati, di azioni malvagie che vogliono interrompere la tenerezza di un vivere costruendo la civiltà dell’amore, come ha detto San Paolo VI. E’ vero l’uomo è capace di fare azioni non umane, disumane. E’ capace di cancellare come un file la vita delle persone, può essere così perverso che l’altro, anche un neonato, possa diventare solo un oggetto erotico per godere sessualmente. Ma chi scegli il male sarà schiacciato da chi non ha scelto di essere un Erode. Continuiamo a raccontare il bello e il bene. Convinto che i bambini salveranno questa umanità. Per questa ragione sogno da sempre una Società e una Chiesa che è bambina, che si fa piccola.
Quali sono i dati della pedofilia e pedopornografia, ambiti nelle quali lotta? E quali sono le percezioni delle persone di fronte a queste problematiche?
Il fenomeno è in costante aumento ed è strutturato e pedocriminale. Solo chi combatte, seriamente e con determinazione questo dramma sulla vita dei bambini, ne è profondamente consapevole. Vi consiglio di approfondire con il Report Meter 2023 i dati raccolti che sono stati inoltrati alla polizia Postale Italiana e a quelle estere. In alcuni casi sono stati avviate indagini con la individuazioni di responsabili di tali reati e ‘crimini’.
L’impegno è costante ed irrinunciabile ed è faticoso esprimere l’indefessa passione che ogni Volontario di Meter mette, per sostenere, aiutare, accompagnare e salvare l’infanzia contro gli abusi. I numeri del Report Meter parlano di troppe persone e contano, molto. Riescono a costruire una realtà e sono profondamente capaci di proiettare esteriormente ciò che a volte le parole non riescono a comunicare, scalfendo le corazze dell’indifferenza e dell’insensibilità. È già troppo un solo bambino abusato, violato, lacerato, dimenticato, offeso, ucciso. Sono eccessivi i milioni di bambini che vengono violati nella loro intimità, annientandone la dignità. Sono numeri che raccontano un “disordine umano”, raccolgono storie di minori ai quali i pedocrimanali – in un rapporto di 1:1 – hanno rubato l’innocenza. Un inquantificabile abuso del quale il web – strumento irrinunciabile e positivo – ha amplificato la drammaticità, la criticità, nei numerosi naufragi dentro le periferie digitali.
La pedofilia online (è bene precisarlo per quanti ancora non vogliono comprendere la gravità di questo drammatico fenomeno), rappresenta una gamma di delitti tra i più efferati che si inquadrano nell’ambito della criminalità transnazionale. Una vera e propria pedocriminalità strutturata e diffusa.
Come ci si può difendere da questo tipo di criminalità?
Denunciare sempre. Informare e prevenire gli abusi come un atto d’amore fin dal grembo materno. Con un investimento serio e autentico contro questa deriva educativa che è una ‘catastrofe in atto’. Con percorsi a lungo termine per dire no alla violenza e non agli abusi. Nell’utilizzo attento e corretto del web, mai proibire, ma educare con consapevolezza e ‘chiarezza’ sui rischi e le opportunità.
Meter lo fa da più di 30 anni.