È passato oltre un mese dalla profanazione della tomba di Jois Pedone, il ragazzo morto a Punta Penna oltre due anni e mezzo fa. Una morte archiviata dal Gup del Tribunale di Vasto come suicidio, tesi a cui la famiglia non crede continuando a battersi convinta che il ragazzo è stato ucciso. Tanti interrogativi, tanti dubbi, tante ombre persistono sulle ultime ore di vita di Jois Pedone, sul rituale che potrebbe essersi celebrato in quelle ore, sulla setta, sulla sacerdotessa e sulla Z marchiata sulla sua pelle.
Dopo il provvedimento di archiviazione dell’inchiesta giudiziaria la famiglia è tornata a ribadire che non mollerà e non arresterà la ricerca di verità e giustizia. Pochi giorni dopo la notizia che era stata ricontattata la redazione di “Chi l’ha visto?” ed era stata contattata la redazione di “Quarto Grado” è avvenuta la profanazione della tomba di Jois Pedone.
«A chi dà fastidio la memoria di Jois Pedone? Chi vuole cercare di intimidire la ricerca della verità?» l’interrogativo che abbiamo posto lo scorso 9 dicembre ripercorrendo le tante domande rimaste inevase.
Ci sono tanti, troppi, interrogativi che devono trovare risposte. Per avere giustizia e verità sulla morte di un ragazzo, per rispetto del dolore e dell’amore di una famiglia. E perché queste domande devono interrogare tutti, tutta la società e le sue componenti, ci raccontano (o meglio dovrebbero) le dinamiche e i fatti di Vasto e non solo. Domande che scaturiscono da quanto documentato, e pubblicamente denunciato, dalla famiglia e dalla redazione di “Chi l’ha visto?”. Famiglia che, già due anni fa, si era rivolta all’associazione Penelope che continua a seguire costantemente la vicenda, ad impegnarsi accanto alla famiglia e a dargli tutto il supporto possibile grazie soprattutto alla vicepresidente di Penelope Abruzzo, l’avvocata Federica Benguardato.
Cosa rappresentava la Z marchiata sul collo di Jois Pedone? Cosa simboleggia? Perché il ragazzo aveva quel simbolo? Chi l’ha inciso? Chi era la “sacerdotessa”? Come e perché Jois Pedone ci era entrato in contatto? Quanti altri ragazzi sono entrati in contatto con lei? È di Vasto, è del territorio o è di altro luogo d’Italia? Perché e cosa implicava il “patto di sangue”? Jois Pedone era entrato in contatto con una setta, si era imbattuto nel satanismo organizzato. Come? Dove? Quante altre persone a Vasto e dintorni ci sono entrati in contatto? Come opera e cosa realizza questa setta? Come lega le persone, cosa modifica nelle loro vite e cosa obbliga a fare? È una sola o sono più di una? Locali o da altri territori con contatti e ramificazioni a Vasto e dintorni?
La tomba di Jois Pedone è stata profanata nei giorni in cui i satanisti venerano la «Regina dell’Inferno» abbiamo riportato la settimana scorsa. Nella notte tra il 22 e il 23 novembre, i giorni della profanazione della tomba del ragazzo, c’è stato un cambio di fase lunare. Ma non solo. La notte precedente nel calendario satanista c’è una festa “lunare per eccellenza” in cui viene celebrata Lilith, la «Dea Regina dell’Inferno e di questo Mondo».
È la «luna dei Tarocchi, dea dell’Oscurità che invita nel suo Mondo». Settantadue ore dopo il «Giorno della Grande Madre», la «Dea Regina dell’Inferno», Lilith appunto, il calendario satanista riporta la venerazione del demone Crocell che i satanisti associano all’acqua che addirittura lui potrebbe riscaldare. Duca del Jinnestan, un grande settore principale dell’inferno, Crocell governerebbe ben 48 legioni di demoni. Un mese dopo la festa della «Dea Regina dell’Inferno e di questo Mondo» il ciclo si conclude con Yule, il «Giorno della Rinascita», il «Natale satanico». È la celebrazione di Satana, della sua “rinascita” dimostrando “il suo valore” dopo essere caduto come angelo secondo sette e satanisti. «Vista l’enfasi con cui i vari culti Satanisti la rivendicano e l’importanza che le danno, in questa data, e nei giorni subito precedenti, sono probabili azioni dimostrative, messe nere, ed altre attività correlate come furto di simboli sacri dalle chiese o vilipendio degli stessi, a fine rituale o preparativo per una messa nera da effettuare questa notte – sottolineò cinque anni fa il criminologo F. Delicato, direttore di Criminiseriali – nella notte più lunga dell’anno, nell’oscurità prolungata, il culto Satanico mette le radici, ed eventuali comportamenti devianti correlati sono possibili, e finanche probabili».