L’Associazione Nazionale Magistrati in prima fila contro le riforme costituzionali che mettono a rischio autonomia e indipendenza della magistratura. Il Comitato direttivo centrale, in esecuzione del deliberato dell’assemblea straordinaria, ha quindi definito quali saranno le manifestazioni di protesta in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario che si terrà il 25 gennaio nelle sedi delle Corti di appello in tutta Italia.
Il direttivo ha però innanzi tutto deciso di proclamare una giornata di sciopero contro la riforma costituzionale per il 27 febbraio. Una scelta che segue l’approvazione in prima lettura del disegno di legge alla Camera dei deputati.
Per l’inaugurazione dell’anno giudiziario diverse le modalità di protesta previste. Dall’invito ai magistrati a indossare una toga e una coccarda, all’esibizione dei cartelli all’esterno delle Corti, fino all’abbandono dell’aula nel momento in cui il ministro o i suoi delegati interverranno.
Toccherà poi al prossimo Comitato direttivo realizzare le ulteriori iniziative di protesta e sensibilizzazione in esecuzione del deliberato dell’assemblea straordinaria.
Il Comitato direttivo centrale, alla sua ultima riunione del quadriennio, ha infine ribadito le profonde preoccupazione per i disagi creati dal malfunzionamento dell’App per il processo penale telematico, rinnovando quanto già espresso nell’ultimo documento della Giunta esecutiva centrale.
Iniziative inaugurazione anno giudiziario
In relazione al deliberato dell’assemblea straordinaria del 15 dicembre 2024, Il Comitato direttivo centrale, previa discussione sulle modalità di attuazione della forma di protesta e di sensibilizzazione da organizzare in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025, che si terrà il giorno 24 gennaio p.v. presso la Corte Suprema di cassazione, ed il successivo 25 gennaio presso ciascuna corte d’appello, ritenendo opportuno che le iniziative di protesta e sensibilizzazione si svolgano in ciascun distretto di corte d’appello con modalità omogenee, che esprimano il comune pensiero della magistratura di contrarietà alle riforme costituzionali in corso di approvazione, delibera
- di invitare tutti i magistrati a partecipare alle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario 2025 indossando la toga e una coccarda tricolore;
- che i magistrati, prima dell’inizio della cerimonia, si raccolgano all’esterno, mostrando cartelli, sui quali saranno trascritte frasi tratte da un testo significativo sul valore della Costituzione, che saranno individuate dalla Gec e trasmesse successivamente alle Ges;
- che tutti i magistrati partecipanti a qualsiasi titolo alla cerimonia, con toga indosso e copia della Costituzione alla mano, abbandonino l’aula, in forma composta, nel momento in cui il Ministro o un suo rappresentante prenderà la parola, salvo che motivi istituzionali lo impediscano;
- che i presidenti delle Ges locali, che interverranno tutti alle cerimonie inaugurali prendendo la parola, daranno lettura di quelle stesse frasi all’inizio dei loro interventi programmati e ne spiegheranno pubblicamente in sintesi il senso, illustrando le ragioni della protesta e della presenza in toga;
- di delegare le Ges locali a predisporre in tempo utile i cartelli necessari per la realizzazione dell’iniziativa suindicata, riportando le frasi che a tal fine verranno comunicate dalla Gec entro il 20 gennaio p.v.;
- di proclamare una giornata di sciopero per il giorno 27 febbraio 2025;
- di rimettere al prossimo Comitato direttivo centrale le ulteriori iniziative di protesta e sensibilizzazione in esecuzione del deliberato dell’assemblea straordinaria del 15 dicembre 2024;
- di invitare la Segreteria generale all’immediata trasmissione del presente deliberato a tutti i presidenti delle Ges.