Protagonisti della pièce, ambientata in un claustrofobico paesino della provincia lucana, i fratelli Giovanni e Paolo, cresciuti nell’atmosfera asfissiante di una famiglia incapace di comunicare, con un padre padrone e anaffettivo e una madre silenziosa e impotente. Causa del malessere è la malcelata omosessualità di Giovanni, inaccettabile agli occhi della piccola comunità, considerata motivo di vergogna per il buon nome della famiglia. Ormai adulti e orfani, i due fratelli fanno ora i conti con il presente e con il passato, tra evocazioni, ricordi, flashback e immagini che sanno, in un modo o nell’altro, di affetto negato.
Nonostante la densità del tema, la messinscena procede secondo un ritmo serrato e acceso, dal sapore autenticamente contemporaneo. La parlata lucana nei dialoghi, la naturalezza della recitazione, l’uso espressivo della luce e della scenografia, la drammaturgia ricca di flashback ed evocazioni rendono Ion un prodotto sospeso tra teatro e cinema, con un’intensa efficacia narrativa, capace di parlare e di arrivare a tutti i tipi di pubblico: ingredienti vincenti, che sono valsi allo spettacolo il Premio miglior progetto sessione teatrale all’edizione 2019 del Festival InDivenire e la finale al prestigioso Premio Carlo Annoni del 2021.
Prosegue intanto all’Italo Argentino anche la programmazione cinematografica. Nei giorni sabato 22, domenica 23 e lunedì 24 febbraio sarà proiettato il film Conclave, grande successo di pubblico e critica al punto da ottenere otto candidature ai Premi Oscar, tra cui quella a miglior attrice non protagonista per l’italo-americana Isabella Rossellini.
Le proiezioni si terranno nei seguenti orari: sabato 18:00 e 22:00; domenica 18:00 e 21:30; lunedì 21:30.